Il Si.P.Pe. chiede di commissariare il carcere di Velletri e inviare un generale del disciolto corpo degli agenti di custodia a dirigere questo carcere ormai fuori controllo. Questa provocazione arriva dopo l’ennesima aggressione avvenuta il 22 gennaio ai danni di un poliziotto penitenziario. Un detenuto del reparto isolamento era stato trasferito in un altro reparto, ma durante lo spostamento si sarebbe improvvisamente lanciato contro il poliziotto, colpendolo con calci e pugni. Secondo il Sippe, i detenuti autori e responsabili di tali atti, subiscono al massimo un procedimento disciplinare o un processo penale ma non sono in grado di risarcire il danno causato. “C’è da riflettere sul fatto che nel carcere di Velletri – spiega Carmine Olanda segretario locale del Sippe di Velletri – circa 600 detenuti vengono gestiti da pochissimi poliziotti penitenziari, senza avere strumenti di prevenzione e spesso senza essere messi a conoscenza dei piani strategici atti a garantire l’ordine e la sicurezza all’interno del penitenziario”. Nonostante il carcere sia nel caos, nei giorni scorsi il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha trasferito il comandante del reparto del carcere di Velletri al Ministero della Giustizia.
Inoltre, gli agenti della Polizia penitenziaria, durante una perquisizione straordinaria, avrebbero rinvenuto delle sostanze stupefacenti. Così il Sippe aveva trasmesso una diffida al Direttore del Carcere invitandolo, entro 90 giorni, ad attivare tutte le misure idonee per rinforzare l’organico nel carcere e revocare i provvedimenti di rientro in sede dei 15 poliziotti distaccati.