I REQUISITI PER OTTENERLO
Poche e semplici le regole per ottenere l’assegno: essere disoccupata; risiedere nel territorio del Comune in cui si presenta la domanda; avere il reddito ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) entro la soglia, per l’anno 2014, di € 16.921,11; non avere coperture previdenziali extra; non avere accesso ad altri assegni di sostegno da parte di Enti pubblici o privati. Il “contributo” viene concesso al massimo per 5 mesi consecutivi. La domanda va presentata entro 6 mesi dalla nascita del bambino o della bambina o, nei casi di adozione, pre-affidamento o affidamento, anche temporaneo, entro 6 mesi dalla data di ingresso del piccolo in famiglia.
DOVE PRESENTARE LA DOMANDA
La domanda deve essere presentata all’Ufficio Protocollo, Servizi Sociali, del proprio Comune di residenza; si può farlo di persona o per raccomandata A/R, compilando e sottoscrivendo un apposito modulo fornito dal Comune.
DI QUANTO è L’ASSEGNO?
L’importo dell’assegno mensile per le nascite, gli affidamenti pre-adottivi e adottivi, anche temporanei, è pari a 338,21 euro per un massimo di 5 mensilità consecutive per singolo anno solare, ovvero da gennaio a dicembre, per un importo totale di € 1.691,05. Viene formalmente erogato dall’Inps, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ma risulta a carico del Comune.
MAMME EXTRA-COMUNITARIE E RIFUGIATE POLITICHE
Anche le mamme extra-comunitarie, ossia da Paesi che non sono membri della comunità europea (dunque anche americane), o rifugiate politiche possono accedere ai benefici dell’assegno di maternità comunale purché in possesso del cosiddetto “permesso” o “carta” di soggiorno, e purché vengano rispettati i requisiti imposti dalla legge anche per le mamme, naturali o adottive, italiane.
FONDI LIMITATI
L’unico “problema” è rappresentato dal limite dei soldi a disposizione nelle casse comunali, di conseguenza gli assegni vengono erogati fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Questo importo viene deliberato ed approvato ogni anno insieme al resto del Bilancio, il documento contabile di previsione delle spese annue degli Enti Locali, nel corso di una apposita seduta di Consiglio Comunale.
Inoltre, esiste un margine di discrezionalità: caso per caso, dirigenti ed amministratori comunali devono valutare la concreta situazione socio-ambientale di chi chiede il sussidio. Cosa che da un lato aiuta ad andare incontro a chi ha bisogno, ma dall’altro può anche essere abusata da piccoli faccendieri senza scrupoli. Gestire certi fondi, infatti, dà potere e c’è chi lo usa per farsi dare il voto o altro.
Assegno familiare comunale per chi ha almeno 3 figli
Altro sussidio economico erogato dal Comune per le famiglie è l’Assegno per il Nucleo Familiare 2015. Destinato a sostenere tutte le famiglie, disagiate dal punto di vista economico, che secondo il certificato dello Stato di Famiglia hanno a carico almeno 3 figli minorenni, anche adottivi. Il limite della soglia ISEE familiare, per l’anno 2014, è pari a 35.256,84 euro. Il contributo è pari, nella misura intera, ad euro 141,02, e può essere reiterato a tempo indeterminato.