Una storia di ordinaria felicità. Un racconto, un diario minimo e semiserio, di rottura con gli stereotipi della contemporaneità, che non cerca gloria facile in orribili colpi di scena, che non prevede forzature, pugni nello stomaco, contorcimenti e deliri, storie violente e perversioni politically correct. Questo è “Diario del Ritorno” (Eclettica Edizioni, pg. 92, euro 10), soggetto narrativo fresco di stampa – la primissima edizione, infatti, è proprio di Novembre 2014- il cui autore, Emanuele Ricucci, classe ’87, è uno dei collaboratori tecnici, curatore dei profili social media e del sito ufficiale di Marcello Veneziani, scrive per “Il Giornale”, specificamente per “Il Giornale off”, portale culturale ed inserto del Sabato del quotidiano, e per “Qelsi” , che dopo tante pubblicazioni, esordisce nel mondo letterario con questo inno alla semplicità come alternativa alla velocità siderale, alla plastica di questi tempi difficili.
Una linea conduttrice unica e sinuosa, uno scritto che incarna la metafora nel viaggio e nell’incontro, nella percezione, benedetto da una lettera/introduzione di Marcello Veneziani, con cui lo stesso autore ha un rapporto umano e di collaborazione tecnica. Per Ricucci, una preziosa e cordialissima conoscenza, che contribuisce ed ha contribuito nel tempo, alla maturità culturale, filosofica stessa dell’autore, come anche fortemente all’incipit primordiale ed alla stesura del “Diario del Ritorno”.
Una generazione ed il ritorno ad un’identità visto con gli occhi di una ragazzo e una ragazza. La vita di oggi, la sua estrema velocità da un lato. Il ritorno ai valori, ad una dimensione individuale e sociale moderna ma tradizionale, più umana, dall’altro.
L’Italia in un viaggio in “Cinquecento”, tappa per tappa, esperienza dopo esperienza che prende vita da una storia reale e recente. Mare, vento, contatto e tradizioni in una costante scoperta del presente che riflette le origini. Due storie che si intrecciano. Un amore giovane e quello per una terra, che vivono in simbiosi, macinando chilometri, sullo sfondo di un’innocua semplicità. Un viaggio che segna il punto di contatto con la maturità, che “aspira al ritorno, perché in fondo non si viaggia che per ritornare, e anche quando cerchiamo posti lontani e diversi dai nostri, ricerchiamo in realtà l’origine” (Marcello Veneziani, introduzione). Il tentativo di due ragazzi di ricercare la felicità in qualcosa di possibile, sotto il sole d’Italia.
Il libro, in promozione nazionale, è stato recensito da “Il Tempo”, “Il Giorno”, con una critica di Gennaro Malgieri ed “Il Giornale”, proprio su “Off”, è acquistabile sui principali cataloghi online (tra cui Amazon, Ibs, La Feltrinelli e Mondadori Store) ed è prossimamente in uscita nelle librerie. Per ogni informazione in merito, si può consultare la pagina Facebook dedicata “Diario del Ritorno”.