Fogli buttati per terra e scatoloni. Questo quello che è all’interno del locale di proprietà dell’Ater, situato al piano terra della palazzina in via Pionieri della Bonifica. È chiaro che l’associazione che risulta assegnataria non è presente all’interno. Ed è un vero e proprio colpo per le altre famiglie residenti nell’immobile o per tutti coloro che sono in graduatoria e sono costretti ad aspettare anni ed anni per risultare vincitori e riuscire ad “accaparrarsi” un alloggio popolare a basso costo. A segnalare l’illecito, infatti, proprio alcuni residenti esasperati che hanno preso contatto con il vicepresidente dell’associazione Valore Donna, Ferdinando Tripodi.
Ma cosa si nasconde dietro al problema? Il Caffè lo ha domandato all’Ater. Gli operatori hanno spiegato quanto siano inverosimili le leggi in materia. Se un’associazione o una famiglia assegnataria paga regolamente l’affitto, non può essere buttata fuori. Ma non è questo il caso. L’immobile situato in via Pionieri della Bonifica, infatti, risulta assegnato ad un’associazione diffidata dall’Ente perché morosa dal 2011. «Ma – spiega il direttore Ciampi – le raccomandate sono tutte tornate indietro. Quando è stata presentata domanda per aggiudicarsi l’immobile, l’Ater ha pensato fosse una svolta per il locale. Il suo scopo era infatti quello di essere utilizzato come luogo dove svolgere le riunioni condominiali per i residenti dell’immobile, ma veniva utilizzato con fini loschi. All’interno, infatti, oggetti rubati. L’associazione senza scopo di lucro che ha presentato domanda ha svolto regolare attività in un primo periodo, per poi lasciare le cose andare così come è stato segnalato. Purtroppo – conclude – per mettere fine anche a questa vicenda, occorre aspettare l’iter giudiziario».
Ma cosa si nasconde dietro al problema? Il Caffè lo ha domandato all’Ater. Gli operatori hanno spiegato quanto siano inverosimili le leggi in materia. Se un’associazione o una famiglia assegnataria paga regolamente l’affitto, non può essere buttata fuori. Ma non è questo il caso. L’immobile situato in via Pionieri della Bonifica, infatti, risulta assegnato ad un’associazione diffidata dall’Ente perché morosa dal 2011. «Ma – spiega il direttore Ciampi – le raccomandate sono tutte tornate indietro. Quando è stata presentata domanda per aggiudicarsi l’immobile, l’Ater ha pensato fosse una svolta per il locale. Il suo scopo era infatti quello di essere utilizzato come luogo dove svolgere le riunioni condominiali per i residenti dell’immobile, ma veniva utilizzato con fini loschi. All’interno, infatti, oggetti rubati. L’associazione senza scopo di lucro che ha presentato domanda ha svolto regolare attività in un primo periodo, per poi lasciare le cose andare così come è stato segnalato. Purtroppo – conclude – per mettere fine anche a questa vicenda, occorre aspettare l’iter giudiziario».
09/04/2015