La proposta non ha mancato di suscitare la reazione del Presidente dimissionario della Capo d’Anzio, Luigi D’Arpino. In una piccantissima replica spara a zero contro il Pd e il suo segretario Gianni De Micheli, che nella conferenza stampa di oggi ha definito “indegni” gli “spettacoli offerti da D’Arpino, alludendo alla conferenza stampa organizzata a Villa Sarsina. «Il comune di Nettuno non stava poi così male – esordisce polemico D’Arpino – è bastato l’ingresso in giunta da parte di un esponente del Pd di Anzio, di Gianni De Micheli, per far crollare tutto. De Micheli e il Pd di Anzio – aggiunge – sono fallimentari da diversi punti di vista. Il Pd di Anzio, dopo aver cercato di distruggere il progetto del porto, con quei 13 o 14 voti che gli sono rimasti e che mette in vendita offrendoli ora a questo ora a quello, cosa vuole consigliare? Consiglio io a loro un esame di coscienza visto che hanno devastato il centrosinistra e di fatto, ci stanno facendo governare senza opposizione».
Botta e risposta a distanza
Porto pubblico Anzio, D’Arpino contro il segretario del PD
In una conferenza stampa, domenica mattina, Gianni De Micheli, segretario del Pd di Anzio, ha illustrato la proposta dei democratici per mantenere pubblico il progetto del nuovo porto, annunciando l’iniziativa come il primo di cinque punti programmatici che il partito intende presentare, prossimamente, come programma per Anzio. «Il porto è pubblico e dei cittadini – ha esordito De Micheli nel suo intervento – un unicum con la città. Noi – conclude – proponiamo ora l’azionariato diffuso con una prospettiva di minoranza. Serve la rinuncia alla prelazione di Marineri e Capo d’Anzio e una procedura di evidenza. Oggi il capitale sociale è 70mila euro, perché il comune non ha potuto ricapitalizzare, ha ridotto il capitale sociale ed ha il 61% delle quote. L’iniziativa che proponiamo è emettere circa 1000 nuove azioni, portare la Capo d’Anzio al 50,1%, la Marinedi al 32% e i nuovi soci cittadini al 17,9. Così – conclude De Micheli – oltre a salvare la maggioranza pubblica e il porto pubblico si possono mettere in sicurezza i conti della società. Ovviamente, un’operazione del genere deve prevedere l’azzeramento dell’attuale Cda che è assolutamente inadeguato ed ha offerto spettacoli indegni e l’individuazione di un manager di spessore per gestire la situazione». De Micheli, infine, non nasconde la volontà di modificare gli aspetti del progetto del Porto che non gli piacciono. «Ma – ha concluso – dobbiamo partire dal salvataggio della Spa».
27/04/2015
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