TUTTO (QUASI) PRONTO
Il progetto prevede l’adeguamento degli immobili ma anche un sostegno ai papà che nel primo momento successivo alla separazione hanno bisogno di riprendere i propri rapporti con i figli per salvaguardare la figura di genitore-papà. Nella maggior parte delle separazioni, infatti, i bambini vengono affidati alle mamme rendendo difficile vivere la quotidianità con il padre. La “casa dei papà separati” nasce proprio con l’intento di far vivere almeno una volta al mese o settimana, in base alle decisioni prese, il rapporto tra bambino e papà in un contesto sano.
Se tutto può dirsi pronto per quanto riguarda l’adeguamento degli immobili (di circa 70 mq già ristrutturati ed arredati), manca la seconda parte del progetto che si divide in affiancamento del genitore e avviso pubblico per reperire le persone da inserire all’interno.
PRIMA GLI SGOMBERI
Dall’Ufficio Servizi Sociali del Comune, però, garantiscono che verranno pubblicati presto, non appena verranno sgomberate le famiglie dalle abitazioni. Purtroppo, infatti, la voce degli immobili vuoti si è sparsa presto e di tre appartamenti due sono stati occupati. Il primo caso è stato segnalato dagli altri residenti della palazzina ma non è stata sporta denuncia. Il secondo, invece, riguarda una coppia rom composta da padre di 18 anni e madre di 16 anni incinta con tre bambini a carico. Quest’ultimo nucleo si è introdotto di notte nell’appartamento sfondando i vetri dell’abitazione e creando apprensione tra i residenti. «Non è possibile svegliarsi in piena notte dal rumore dei vetri rotti – spiegano gli abitanti della palazzina – e vedere un via vai di persone nel palazzo che prendono di mira gli appartamenti. Noi condomini critichiamo l’operato dei servizi sociali che hanno dato modo che tutto questo potesse accadere lasciando appartamenti completamente arredati da tempo senza aprire il bando, incuranti della sicurezza degli altri abitanti. Noi tutti condomini – concludono – chiediamo principalmente che il Comune, in qualità di proprietario, si adoperi concretamente affinché sia garantita la sicurezza della palazzina nonché la salvaguardia delle persone senza dover aspettare i tempi incerti della magistratura». La Questura di Latina, che è sopraggiunta in seguito a segnalazione, ha provveduto a denunciare il padre di famiglia e ad assegnare al fratello maggiore la madre 16enne ordinando lo sgombero. Non appena questa vicenda potrà dirsi chiusa verrà aperta la procedura perché gli appartamenti siano assegnati agli aventi diritto.
POI LA GRADUATORIA
I criteri per entrarne in possesso sono reddituali e di regolarità. Potranno presentare domanda i papà separati in possesso di sentenza di separazione, in regola con i pagamenti degli alimenti al coniuge e che non abbiano possibilità di accedere al mercato immobiliare con la parte restante dello stipendio. Altro requisito importantissimo l’estraneità dai reati: i papà separati deono essere persone sane, che non abbiano la sospensione della patria podestà né tantomeno avere denunce per stalking. L’affitto che dovranno pagare sarà in base al loro reddito ma non supererà i 200 euro che andranno a compensare le spese. Gli immobili saranno aggiudicati per 12 mesi, rinnovabili.