Il comune di Nettuno aveva fatto presente al Tar i tanti disagi che il centro di compostaggio ha causato in questi anni ai residenti attorno all’impianto con odori insopportabili e un situazione spesso invivibile. Il tribunale amministrativo regionale di Latina, però, ha dichiarato che alla Kyklos non vi è nessuna violazione di legge salvando così l’impianto di compostaggio e chiamando il Comune di Nettuno a pagare le spese legali.
Nell’impianto lo scorso anno morirono due operai, Fabio Lisei e Roberto Papini, che stavano caricando del percolato. A seguito di questa tragedia l’impianto fu posto sotto sequestro e fu avviata un’indagine sulle procedure di smaltimento dei rifiuti. Anche alla luce di questo episodio, la bocciatura del ricorso del comune di Nettuno, non può non sorprendere.