Le RSU Plasmon e le segreterie Provinciali di Fai, Flai e Uila di Latina annunciano sciopero contro i licenziamenti di 21 lavoratori della Plasmon.
Così scrivono i sindacati: «45 giorni fa Plasmon ha aperto la procedura di riduzione del personale ma nei vari incontri sindacali lo scenario presentato aveva presupposti molto diversi: l’azienda avrebbe dovuto introdurre sistemi automatici di gestione dei magazzini senza ulteriori esternalizzazioni. L’ultima proposta di accordo, invece, ha reso evidente le realizi intenzioni di Plasmon: appaltare definitivamente i magazzini e costringere al licenziamento i lavoratori interessati.
«Bisogna ricordare – spiegano – che l’azienda è stata oggetto di una ristrutturazione non pù tardi di un anno e mezzo fa e che, già allora, 9 lavoratori dei magazzini (1/3 dell’organismo) furono licenziati in forza dell’accordo sindacale che prevedeva l’uscita dei soli prepensionandi e volontaria. A distanza di pochi mesi, quindi ,la Direzione dello stabilimento di Latina decide di ampliare ulteriormente le procedure di appalto che, come tutti sanno, sono fonti di pericolose derive corruttive nell’ambito non solo delle pubbliche amministrazione ma anche nel settore privato. Il sindacato non può che essere fortemente contrario ad iniziative di questo genere, che trovano la loro ragione d’essere nello sfruttamento sistematico di cooperative e nell’abbassamento delle garanzie e delle tutele sul lavoro. I dirigenti della Plasmon dovrebbero sapere che tutti i problemi di sicurezza che hanno riguardato lo stabilimento di Latina (compresa la morte di due lavoratori hanno coinvolto dipendenti di soggetti terzi che operavano all’interno del sito. Ancora oggi esistono forti perplessità sulle modalità con cui le ditte appaltatrici trattano i propri dipendenti, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle norme sull’orario di lavoro e sulla sicurezza. Proprio su questo argomento le OO.SS. chiederanno una verifica da parte dei servizi ispettivi.
Per quanto riguarda la procedura in atto, cos’ come più volte detto all’azienda l’unica soluzione è di incentivare l’esodo di lavoratori prossimi al pensionamento o volontari, evitando forzature di qualsiasi genere.. Per questi motivi le principali segreterie provinciali unitamente alla rsu di stabilimento hanno deciso di andare avanti con le iniziative di lotta, proclamando anche per la giornata di oggi due ore di scopero da effettuare alla fine di ogni turno di lavoro e otto ore di sciopero per ogni turno nella giornata di lunedì, con manifestazione davanti ai cancelli della Plasmon, dove dalle ore 10.00 è prevista una conferenza stampa».