Anche a Sezze si sta ripetendo la solita situazione già creatasi altrove. Le autorità locali lasciano fare quello che gli pare ai gestori di locali (bar e pub in particolare) e agli organizzatori di feste pubbliche o private: poi tutti gli altri residenti nei paraggi si devono adeguare. Le regole della convivenza civile tra cittadini che hanno esigenze diverse non trovano compatibilità attraverso l’azione di governo della città e spesso chi non intende sottostare a questa imposizione viene deriso e minacciato. Di conseguenza il diritto di non essere disturbati, soprattutto a casa propria ed oltre gli orari consentiti, sembra non esistere più. Ma anche nel paese setino, leggi e regolamenti alla mano, c’è chi ha deciso di dire basta!
Per il momento sono un centinaio i sottoscrittori di un’apposita petizione popolare indirizzata al Sindaco Andrea Campoli, che tra l’altro è medico e quindi dei bisogni di riposo, soprattutto per le persone anziane nei mesi estivi, dovrebbe saperne molto. Le zone segnalate sono quelle del Centro Storico, in particolare Piazza IV Novembre (Piazza dei Leoni) e strade limitrofe, quella del Centro Sociale, zona Ferro Di Cavallo, in Località Colli e Località Le Fontane. I cittadini rilevano: “un’eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata intensità per concerti, feste private o feste e manifestazioni di piazza. Tale esposizione provoca notevole fastidio e disturbo al riposo, con pericolo per il benessere e la salute stessa, oltre che una vera e propria invadenza nella vita privata delle persone che devono subire musica ad altissimo volume”. Saltati risultano anche i limiti della decenza visto che anche dopo la fine degli eventi continua la distribuzione di alcolici, il protrarsi di chiasso persistente e schiamazzi incontrollati, rumori di motorini, clacson e altri inquinamenti acustici. Il problema si presenta ulteriormente fuori dal perimetro urbano dove, anche a notte inoltrata, altri locali pubblici e privati “sparano” musica ad alto volume insieme agli immancabili botti.
Ma organizzare un servizio notturno dei Vigili Urbani e cominciare ad elevare qualche salatissima multa che, oltre a ripagare automaticamente la spesa, ripristini un minimo di regole di convivenza civile sembra non interessare l’amministrazione setina. In Comune si accampano giustificazioni di tipo commerciale a favore degli esercenti e degli organizzatori degli eventi: in politica la scusa della crisi economica che copre la sciatteria amministrativa funziona sempre. Infatti le giustificazioni ufficiali dicono che la Polizia Municipale termina l’orario di lavoro alle 20,00, mentre nelle ore notturne le altre forze dell’ordine spesso non hanno a disposizione auto e personale per intervenire. Nel presentare precise richieste di misure da adottare, i sottoscrittori della petizione sottolineano che “una gestione più accurata porterebbe invece ad una convivenza tranquilla con le attività commerciali e umane, che qui non debbono essere penalizzate, ma ricondotte al rispetto dei cittadini”. La palla dunque passa ora al Sindaco di Sezze… che è pure medico.