Cerimonia d’intitolazione dell’ormai ex piazzale Lido a Terracina ad Aldo Moro, ex Presidente del Consiglio dei Ministri rapito e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978, di casa a Terracina.
Una cerimonia partecipata da cittadini, ex amministratori comunali, Forze dell’Ordine e associazioni combattentistiche, che hanno sfidato la canicola pur di partecipare a un evento storico per la città di Terracina.
La cerimonia ha registrato gli interventi del Commissario straordinario Erminia Ocello, dell’assessore regionale Rita Visini e non per ultimo quello di Antonello Di Mario, il quale ha tratteggiato con particolari anche inediti la figura di Moro politico, statista, presidente della Democrazia cristiana e di uomo dedito agli affetti familiari. Aldo Moro era cittadino onorario di Terracina dal 1969.
“Nel buon ritiro terracinese Moro ritrovava le energie per continuare la sua battaglia politica, sempre sostenuta ad altissimi livelli di responsabilità”, ha spiegato la Commissaria Erminia Ocello. “Si vedeva passeggiare sul lungomare Circe fino al porto o fare lunghe camminate su per il centro storico alto da dove all’imbrunire osservava il rientro dei pescherecci dopo una dura giornata di lavoro. Il sabato o la domenica non mancava con tutta la famiglia di partecipare alla Santa Messa presso la chiesa del Santissimo Salvatore. L’ultima volta che Moro si recò nella casa dai “mattoni rossi” di Terracina, fu una decina di giorni prima del suo rapimento”.