Di furti notturni negli appartamenti questa estate ce ne sono stati diversi, purtroppo non sappiamo quantificarne il numero perché i dati sono naturalmente riservati e probabilmente alcuni derubati non avranno nemmeno sporto denuncia. Comunque non sembrerebbero molto aumentati di numero rispetto alle estati scorse, ma questa è solo una ‘sensazione giornalistica’. La tecnica usata, probabilmente, è quella di addormentare la famiglia, non si sa bene in che modo, ma certamente facendo penetrare nell’appartamento qualche sostanza soporifera attraverso una finestra lasciata aperta, o qualche altro buco. Questo fatto dell’uso di sostanze soporifere non viene confermato da dati oggettivi, ma tutte le persone da noi sentite descrivono il risveglio mattutino con la testa un po’ confusa e, anche chi soffre d’insonnia, la sensazione di aver dormito proprio molto pesantemente. Inoltre, come si giustifica il fatto che uomini, donne, bambini, cani, nessuno sente i forti rumori dello scasso? I ladri procedono scardinando porte, persiane, finestre, grate e tutto ciò che li ostacola dall’introdursi nella casa.
Una volta dentro aprono armadi e cassetti, svuotano borse, cercano ovunque, persino il frigo in cucina non viene risparmiato. Il loro bottino preferito è composto da oro, gioielli, computer portatili, portafogli, ma non i cellulari, troppo facilmente tracciabili. L’orario dei furti ‘notturni’ si aggira tra la mezzanotte e le cinque del mattino e non disdegnano nemmeno la visita a più appartamenti confinanti: in un caso ad Aprilia nord hanno colpito contemporaneamente ben 3 appartamenti adiacenti. Altri casi nel mese di agosto sono stati segnalati a Via Vico, Via Montello e zone limitrofe, Vallelata, Campo di Carne. Preferiscono quelli a piano terra, ma non hanno problemi ad arrampicarsi anche ai piani superiori. I cittadini cercano di organizzare una prevenzione fai-da-te, installando antifurti, telecamere, grate di ferro, magari anche munendosi di un’arma. E come sempre accade quando rabbia e frustrazione guidano i nostri pensieri si fanno progetti come quello delle ronde, ma l’esperienza insegna che queste sono completamente inutili se fatte solo in alcune zone, in modo disorganizzato e saltuariamente.