In quella zona la parrocchia Regina Mundi, in base appunto al Ppe, voleva realizzare dei campi sportivi, dei locali per le attività dei fedeli e soprattutto ampliare la chiesa, essendo proprietaria di terreni in via Mar Tirreno. Tre mesi fa, però, la doccia fredda per i cittadini e per il parroco don Antonio Jorge Do Amor Divino. La giunta ha annullato il piano, dando uno stop alle nuove costruzioni e puntando ad acquisire terreni per realizzare servizi pubblici. Inutile la disponibilità manifestata dal primo cittadino Fabio Fucci di concedere locali comunali alla parrocchia: le schermaglie per il progetto finito nel cestino sono proseguite. E non solo. La Regina Mundi, sostenendo di non essere stata affatto coinvolta nelle scelte compiute dal Palazzo, o meglio nei ripensamenti sul piano particolareggiato, ha fatto ricorso, chiedendo al Tar del Lazio di annullare il provvedimento con cui è stato cancellato il Ppe e, nell’attesa di esaminare il caso nel merito, comunque di sospenderlo.
I giudici amministrativi romani, prima di pronunciarsi, hanno ora deciso di indagare e hanno disposto l’acquisizione della copia del Ppe relativa all’area oggetto della richiesta della Regina Mundi, completa sia della parte normativa che di quella grafica. Con un’ordinanza, il Tar del Lazio ha così imposto al Comune di Pomezia di depositare la documentazione entro 30 giorni. I giudici si esprimeranno poi nel merito del ricorso il prossimo 1 marzo.