Dopo quasi un anno di segnalazioni cadute nel vuoto, il Comune si sveglia e ci mette una pezza. La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Don Milani è stata ricevuta a piazza del Popolo martedì scorso, a dieci mesi dalle prime denunce e dopo un’intera stagione trascorsa tra i disagi e nel tentativo di far capire alle istituzioni che il plesso di via Cilea dell’istituto non è nelle condizioni di ospitare i circa 550 alunni che lo frequentano e va messo in sicurezza prima che succeda il peggio. Ma a genitori e studenti non è bastato ed oggi sono in piazza per protestare.
Nell’incontro, infatti, la preside Laura De Angelis è riuscita a parlare con il sub commissario Paolo Canaparo e con l’ingegner Le Donne, ai due ha presentato la sua proposta: evitare trasferimenti in altre strutture ai bambini ancora piuttosto piccoli cambiando la destinazione d’uso di alcuni locali della scuola tra i quali la mensa e la biblioteca. Questi spazi sarebbero temporaneamente adibiti alla didattica, quella che al momento non può svolgersi nelle 7 aule chiuse dai Vigili del Fuoco perché inagibili. Sulla soluzione Canaparo si è detto d’accordo previo sopralluogo presso la scuola e ha rassicurato la dirigente garantendo i lavori di ripristino necessari entro Natale. Rassicurazioni verbali, nulla di più. Le risorse, a detta del sub commissario, sono state individuate, ci sarà una gara d’appalto, ancora da indire, tutto tornerà a posto in tre o quattro mesi. Peccato che tanta solerzia sia arrivata a una settimana dall’avvio del nuovo anno scolastico, eppure le condizioni precarie del plesso erano note, si sarebbero potuti sfruttare i tre mesi estivi per questi interventi senza arrivare alla ripresa delle lezioni con l’acqua alla gola. È per questo che questa mattina i genitori e gli studenti della Don Milani stanno protestando sotto al Comune per chiedere celeri soluzioni.
Nell’incontro, infatti, la preside Laura De Angelis è riuscita a parlare con il sub commissario Paolo Canaparo e con l’ingegner Le Donne, ai due ha presentato la sua proposta: evitare trasferimenti in altre strutture ai bambini ancora piuttosto piccoli cambiando la destinazione d’uso di alcuni locali della scuola tra i quali la mensa e la biblioteca. Questi spazi sarebbero temporaneamente adibiti alla didattica, quella che al momento non può svolgersi nelle 7 aule chiuse dai Vigili del Fuoco perché inagibili. Sulla soluzione Canaparo si è detto d’accordo previo sopralluogo presso la scuola e ha rassicurato la dirigente garantendo i lavori di ripristino necessari entro Natale. Rassicurazioni verbali, nulla di più. Le risorse, a detta del sub commissario, sono state individuate, ci sarà una gara d’appalto, ancora da indire, tutto tornerà a posto in tre o quattro mesi. Peccato che tanta solerzia sia arrivata a una settimana dall’avvio del nuovo anno scolastico, eppure le condizioni precarie del plesso erano note, si sarebbero potuti sfruttare i tre mesi estivi per questi interventi senza arrivare alla ripresa delle lezioni con l’acqua alla gola. È per questo che questa mattina i genitori e gli studenti della Don Milani stanno protestando sotto al Comune per chiedere celeri soluzioni.
10/09/2015