Nella giornata di ieri i Carabinieri del Norm della Compagnia di Anzio hanno arrestato un cittadino albanese di 35 anni e un cittadino romeno di 38 anni per reati collegati allo spaccio di stupefacenti e per un mandato di cattura internazionale che grava sul secondo dei due. Il primo arrestato, infatti, deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre il secondo, già noto per alcuni trascorsi penali e per aver dimorato già in passato fra Anzio e Lavinio, risultava ricercato in ambito internazionale in quanto condannato alla pena di anni tre di reclusione dall’Autorità giudiziaria del suo paese di origine. Era stato infatti riconosciuto colpevole – fanno sapere i Carabinieri – di sfruttamento della prostituzione e traffico di esseri umani. Il pregiudicato è stato rintracciato presso un appartamento del complesso residenziale dello “Zodiaco”. L’uomo, che all’atto del controllo ha fornito generalità false esibendo anche documenti personali alterati, è stato condotto presso gli uffici della Compagnia di Anzio dove i militari, tramite le operazioni di fotosegnalamento, hanno accertato la sua reale identità, associandolo presso la Casa Circondariale di Velletri.
Durante gli appostamenti attuati per cercare il ricercato i militari del Norm hanno notato, inoltre, dei movimenti sospetti da parte del 35enne albanese, che ha diversi precedenti penali, anche lui domiciliato allo Zodiaco. A pochi minuti dall’altro arresto i componenti di un altro equipaggio dell’Aliquota Operativa hanno così deciso di far scattare il blitz nei confronti del secondo uomo. Una volta bloccato sotto la palazzina dove abita, insieme alla moglie e a una bambina di pochi mesi, è stata eseguita una perquisizione domiciliare al termine della quale sono stati rinvenuti e sequestrati, ben occultati nella dispensa della cucina, circa 30 grammi di cocaina nonché materiale vario da utilizzare per la pesatura ed il confezionamento dello stupefacente. Il pusher è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.