Prosegue nel suo disastroso avvio di stagione l’Eagles Aprilia targata Ignazio Argiolas che, nella terza giornata di campionato, rimedia cinque schiaffi ad Albano (5-1 il risultato finale) e non riesce a schiodarsi dall’ultimo posto in classifica mantenuto in coabitazione con Gavignano, Atletico Anziolavinio e Velletri. Se si dovesse tener conto soltanto dei numeri, che parlano di tre sconfitte in tre partite con appena tre goal fatti e addirittura diciassette subiti, vien da se che alla compagine pontina spetterebbe di diritto il ruolo di cenerentola del girone, ma nel contesto di un’analisi più approfondita di questo inizio non si può non tener conto di due elementi che possono risultare determinanti: il calendario decisamente in salita che ha contrapposto ai pontini tre corazzate destinate a lottare fino alla fine per il salto di categoria e l’età media della squadra, giovanissima, alla quale servirà probabilmente qualche giornata in più degli avversari per trovare la quadratura necessaria ad un campionato impegnativo come questo. “Il nostro più grande problema in questo momento – ha dichiarato a il Caffè mister Ignazio Argiolas – è di carattere mentale”. “La rosa – ha proseguito l’allenatore al suo primo anno ad Aprilia – è giovanissima, molto più vicina anagraficamente ad un campionato Juniores che di C1 e questo non può non incidere a livello mentale. In tutte le partite disputate fino adesso infatti, le goaleade degli avversari sono arrivate sempre a seguito dei nostri soliti cinque minuti di black out; capita spesso che giochiamo bene, mettiamo sotto la squadra avversaria, poi basta un loro goal e andiamo completamente nel pallone. Basti pensare ad esempio che i primi tempi contro Ferentino e Paliano erano terminati rispettivamente 2-0 e 2-1, poi nella ripresa al primo episodio storto siamo crollati mentalmente permettendogli di dilagare”. “Un po come è successo – ha spiegato Argiolas – anche in questa ultima gara in casa dell’Albano: sullo 0-0 i primi tre minuti abbiamo preso un palo ed una traversa, poi loro hanno segnato l’1-0 e noi su una ripartenza ci siamo mangiati un goal a tu per tu con il portiere avversario. Da quel momento ci siamo intimoriti ed il primo tempo è finito incredibilmente 4-0 per l’Albano. La seconda frazione invece, dopo una bella strigliata e degli accorgimenti mentali abbiamo ricominciato a giocare come sappiamo ed il parziale è stato di 1-1. E’ per questo che sono convinto che il nostro problema risieda principalmente nella testa”. “A mio avviso – ha ammesso il mister – è ancora presto per dare giudizi definitivi sull’ Eagles Aprilia, stiamo attraversando una fase di crescita che passa inevitabilmente per questi risultati negativi e se devo essere sincero non sono affatto preoccupato. E’ vero, in tre partite non abbiamo raccolto nemmeno un punticino ma non siamo demoralizzati perché sappiamo bene quale deve essere il nostro campionato. Dobbiamo lavorare e a fine anno far crescere questi ragazzi e cercare allo stesso tempo di mantenere la categoria. Quando alleni un gruppo di giovani è così, magari nel corso della stessa partita possono fare cose strepitose e poi rovinare tutto in soli cinque minuti. A me dispiace per loro perché vedo quanto si applicano in settimana ed è un peccato che ancora non siano riusciti a raccogliere qualcosa. Stiamo lavorando e anche se momentaneamente non ci sono i risultati, si vedono quanto meno delle indicazioni che lasciano ben sperare per il futuro”. “A questi ragazzi – ha concluso Ignazio Argiolas – serve muovere la classifica, sono convinto che una volta conquistata la prima vittoria o anche il primo pareggio si sbloccheranno, magari già a partire da domenica prossima quando giocheremo in casa contro il Progetto Futsal”
11/10/2015