Un pestaggio senza pietà, ai danni di un cane che è stato massacrato a bastonate senza motivo. Domenica 11 ottobre è stata denunciata ai carabinieri di Aprilia l’aggressione a una maremmana di 2 anni seguita dal volontario dell’Associazione Amici di Birillo Bruno Di Tomassi, guardia zoofila che si occupa di una trentina di cani randagi dislocati su tutto il territorio comunale. Chiamato da alcuni residenti di via Idro, a Campoleone, Di Tomassi è giunto al capezzale della maremmana, che riportava profondi traumi al cranio, mandibola e setto nasale, e perdeva molto sangue. Il cane è stato portato all’ambulatorio veterinario del dottor Lax, che ha informato il giorno dopo il volontario del decesso dell’animale. Il cane domenica è stato visto uscire visibilmente sanguinante da una proprietà privata mal recintata, dove con tutta probabilità è stata aggredita. Dunque viene esclusa l’ipotesi dell’investimento, ma è avvalorata la tesi delle bastonate. Va detto che l’articolo 727 del Codice penale punisce con una sanzione economica e con il carcere il maltrattamento sugli animali, al pari degli uomini. Questo per far presente a chiunque non rispetti gli animali è passibile di condanna penale, senza se e senza ma. Grazie alla denuncia presentata da Di Tomassi, i Carabinieri potranno indagare su questa aggressione e punire i responsabili in base alle testimonianze raccolte da chi ha assistito. Chiunque assista al maltrattamento su un animale può chiamare il 112 e richiedere un intervento.
14/10/2015