Erano due veterani del volo le vittime della tragedia di ieri. Due esperti piloti con anni di carriera nell’aeronautica Militare, ormai in pensione.
Alla guida dell’R22 c’era il Tenente Colonnello e Pilota Paolo Caruso era originario di Misterbianco in provincia di Catania ma da anni viveva a Roma. 63 anni, si era diplomato nel 1972 all’Istituto Tecnico Aeronautico Ferrarin di Catania. Nella sua carriera di pilota ha partecipato a moltissime missioni di soccorso, riuscendo a salvare le vite di decine di persone, tanto da essere premiato con “l’Aquila d’argento” dall’accademia d’Arte Etrusca in collaborazione con il Comune di Misterbianco. La sua passione per la storia monarchica ha portato il Tenente Colonnello dal 2012 alla guida della delegazione romana dell’Istituto Nazionale della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, lì dove sono sepolti i primi reali d’Italia da Vittorio Emanuele Secondo a Umberto I. Il suo mandato sarebbe scaduto tra qualche giorno. Una incarico riservato agli uomini che hanno reso grande l’Italia.
Il passeggero era Gino Fischione, abruzzese de L’Aquila: aveva 65 anni ed era Generale in pensione dell’Aeronautica Militare. Pilota di caccia prima e in seguito anche di elicotteri, è stato capo collaudatore dell’Agusta, azienda aeronautica italiana operante nella costruzione di elicotteri e convertiplani. Un allievo lo ricorda così: “sempre critico, mai soddisfatto, ma un nome, una garanzia: quella di insegnarti a saper portare a casa la pelle”.
Insomma, due pezzi da novanta dell’Aeronautica Militare Italiana morti mentre seguivano la loro passione: volare.