Il presunto usuraio dei Castelli Maurizio Natale Alfonsi, arrestato il 25 ottobre scorso nell’ambito della maxi inchiesta che ha investito il Comune di Marino, ha fatto scena muta durante l’interrogatorio di garanzia, lunedì 26 ottobre a Velletri. Il 62enne conosciuto come “Ninaccione” e gestore del bar dello stadio di Marino, avrebbe messo in piedi, secondo l’accusa, una vera e propria ragnatela di prestiti a tassi usurai. Gli inquirenti parlano di “disinvoltura” con cui l’uomo “esercitava tale attività (usuraia, ndr) tra il bar e la piazza principale del Comune, così da garantirsi sempre la massima visibilità”. Oltre sette mesi di colloqui e passaggi di denaro registrati grazie a microcamere piazzate anche nell’ufficio del Primo Cittadino marinese. Come ricordano i Carabinieri, Ninaccione rischia 10 anni di carcere. Il suo silenzio non ferma il filone di indagine che sta proseguendo anche su altri fonti e nel quale sarebbero coinvolti altri ex amministratori comunali di Marino.
28/10/2015