“Va tutto bene madama la marchesa” è una famosa frase che sta ad indicare una rassicurazione parte di qualcuno che ha responsabilità del controllo, mentre in realtà sta andando tutto a rotoli. È una frase che probabilmente si è sentita spesso, negli ultimi anni, all’interno dell’amministrazione comunale di Latina. La stessa dove sono scomparsi misteriosamente decreti ingiuntivi per importi milionari, dove non si controllava che fine facessero gli introiti delle soste a pagamento, dove nessuno, almeno apparentemente, leggeva bene i contratti prima di firmare progetti di finanza (per la cosiddetta Metro leggera, il cimitero, il mercato annonario, ecc.).
GLI “SPORTIVI” DI CAMPO BOARIO
Accordi con project financing contenenti clausole capaci di produrre il dissesto finanziario dell’ente, dove raramente venivano prodotte richieste sui canoni dovuti dai gestori degli impianti sportivi del Comune.
La conferma di quest’ultima regola si è avuta nei giorni scorsi. Solo ora, cioè dopo i clamorosi arresti e i sequestri immobiliari avvenuti a seguito dell’inchiesta “Don’t Touch” della Procura della Repubblica di Latina, qualcuno dentro l’amministrazione si è accorto che il campo di calcio di via Coriolano, alla periferia nord della città, è di proprietà comunale.
Il campo veniva gestito senza alcun titolo dall’Associazione Sportiva Forti e Liberi i cui soci sono risultati essere Gianluca Tuma e Costantino “Cha Cha” Di Silvio, finiti in carcere a seguito dei provvedimenti firmati dal GIP di Latina Giuseppe Cario e confermati recentemente dal Tribunale del Riesame.
La curiosità sta nel fatto che quell’Associazione Sportiva (matricola FIGC n. 916175) ci sta lì da oltre vent’anni. Fino a poco tempo fa ci giocava anche una squadra juniores allenata da Renato Pugliese, figlio di “Cha Cha”, da anni noto a sua volta alle cronache giudiziarie: questa squadra è stata coinvolta in gravi fatti antisportivi lo scorso anno sul campo del Borgo Hermada, finendo sulle cronache nazionali. Adesso all’ingresso dell’impianto sportivo il Comune ci ha messo tanto di cartelli con la scritta “Proprietà comunale – divieto di accesso”: gli hanno anche staccato acqua, luce e gas.
IL FRANCIONI: AFFITTO… GRATIS
Del resto solo con l’arrivo del Commissario straordinario Giacomo Barbato l’amministrazione comunale si è data una mossa per verificare lo stato dei pagamenti per la gestione e l’uso di due altri impianti sportivi. Uno è lo stadio comunale “Domenico Francioni” (abbinato all’impianto sportivo dell’ex Fulgorcavi a Borgo Piave) per il quale fin dal 2009 era stato previsto un canone anno di 50mila euro, in capo alla U.S. Latina Calcio, che fino al marzo di quest’anno, quando si doveva rinnovare la concessione, nessuno aveva riscosso, mentre nel frattempo il Comune faceva costruire una tribuna per i tifosi ospiti il cui collaudo è poi risultato fasullo. Proprio la scorsa settimana è arrivata la firma del Commissario Barbato che autorizza gli uffici comunali a stipulare una nuova convenzione, che però appare più che altro un avviso di sfratto alla