I due deputati, nell’interrogazione presentata, hanno ricordato che, “nell’ambito di un’indagine del Gruppo di investigazione della criminalità organizzata di Roma su Vincenzo De Angelis, soggetto contiguo alla banda della Magliana, veniva emessa dal giudice per le indagini preliminari di Roma, Giacomo Ebner, una misura cautelare a carico dello stesso De Angelis e di altre persone accusate di associazione a delinquere finalizzate alla truffa. Gli stessi, secondo quanto emerso dall’inchiesta, avevano organizzato una serie di partite a poker truccate, nel corso delle quali il consigliere comunale di Ardea, Franco Marcucci, aveva perso 107mila euro”. Elencati quindi i tanti atti intimidatori registrati ad Ardea: bruciate due auto proprio del consigliere Marcucci, quelle del giornalista Luigi Centore e dei parenti di quest’ultimo, del sindaco Luca Di Fiori, dell’ex comandante della stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo e dell’assessore Nicola Petricca, intimidito il consigliere Nicola Tedesco, del Pdl, tra il 6 e il 7 ottobre 2012 bruciato l’ufficio tecnico comunale, inviata una lettera minatoria al consigliere Abate, del Pd, e bruciata l’attività commerciale del consigliere comunale di maggioranza Fabrizio Aquarelli. Senza contare gli affari di camorra e ‘ndrangheta sul territorio di recente confermati, proprio davanti alla commissione parlamentare antimafia, dal prefetto Franco Gabrielli.
Nei giorni scorsi anche un’altra interrogazione parlamentare era stata presentata dal deputato Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. “Ardea è nelle mani della criminalità, organizzata e non. Tra gruppi malavitosi appartenenti alla Banda della Magliana, alla mafia, alla ‘ndrangheta e alla camorra; atti di intimidazione nei confronti di politici locali, giornalisti e forze dell’ordine, e fatti di microcriminalità predatoria verso cittadini, la città è ormai devastata dalla violenza e dalla paura”. È quanto dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera dei deputati Fabio Rampelli, che ha inviato nei giorni scorsi un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano, e il consigliere di Fdi-An della Città metropolitana di Roma Capitale Marco Silvestroni.
“Nonostante l’aumento dei furti in casa e di autovetture, rapine a negozi e banche, il commissariato non c’è – precisa Silvestroni – Il più vicino posto di polizia dista 25 chilometri ed è sotto organico di oltre il 50%”.
“Il ministro Alfano – ha concluso Rampelli- non può ignorare un tale deficit di controllo e di presidio del territorio. Si proceda quanto prima al potenziamento dell’organico e all’apertura di un commissariato di Polizia che consenta allo Stato di fermare l’avanzata progressiva e invasiva della criminalità a tutela dei cittadini, sempre più terrorizzati dalle violenze e minacce quotidiane tanto da barricarsi in casa”.