Scattano centinaia di ispezioni comunali per verificare lo stato di salute degli impianti termici, sia dal punto di vista dell’inquinamento che della sicurezza. Oltre 20 mila le abitazioni del territorio perugino che rientrano nel maxi-pacchetto dei controlli che saranno previsti dal “regolamento comunale per l’esecuzione delle ispezioni sugli impianti termici”, che sarà discusso nei prossimi giorni in una apposita commissione. Verifiche che saranno a campione ed interesseranno omogeneamente tutto il territorio comunale, e questo a cura di un’impresa specializzata.
«L’obiettivo è il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni e la sicurezza dei cittadini – dice l’assessore all’ambiente, Alessandra Lombardi – I Comuni sopra i 15 mila abitanti sono autorizzati a fare le verifiche sulle caldaie dei propri cittadini, e questo per garantire la massima efficienza degli impianti termici. Previsto il «Bollino Verde» che sarà fornito dagli operatori della manutenzione, che provvederanno anche ad ogni altro adempimento necessario per la verifica degli impianti termici».
I controlli saranno effettuati da un’impresa che avrà in concessione dal Comune, tramite bando pubblico europeo, il servizio per la verifica e il controllo dell’esercizio e della manutenzione degli impianti termici e per l’aggiornamento del catasto degli stessi impianti termici ricadenti nel territorio comunale. Gli eventuali lavori saranno invece demandati al professionista di fiducia.
Previste pesanti sanzioni per chi non si metterà in regola: oltre alle multe il proprietario o l’inquilino che non avrà provveduto a far certificare lo stato di buona salute della propria caldaia da un operatore abilitato, dovrà immediatamente mettersi in regola con la manutenzione e la messa a punto dell’impianto senza deroghe di sorta.
«Abbiamo cercato di concordare un regolamento tra tutti i Comuni della Provincia di Latina, con la supervisione della Provincia di Latina – ha aggiunto Lombardi –. Dopo un lungo lavoro, noi siamo pronti a rendere effettivo questo regolamento».
Le emissioni delle caldaie influiscono per il 36% sull’ inquinamento dell’aria: quindi pulirle e controllarle diventa un dovere previsto dalla legge, ma anche una scelta di risparmio e di cura dell’ambiente e della propria salute.
E l’obbligo grava, tra gli altri, sul proprietario dell’immobile o l’occupante, sull’amministratore di condominio in caso di impianti termici centralizzati.
«L’obiettivo è il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni e la sicurezza dei cittadini – dice l’assessore all’ambiente, Alessandra Lombardi – I Comuni sopra i 15 mila abitanti sono autorizzati a fare le verifiche sulle caldaie dei propri cittadini, e questo per garantire la massima efficienza degli impianti termici. Previsto il «Bollino Verde» che sarà fornito dagli operatori della manutenzione, che provvederanno anche ad ogni altro adempimento necessario per la verifica degli impianti termici».
I controlli saranno effettuati da un’impresa che avrà in concessione dal Comune, tramite bando pubblico europeo, il servizio per la verifica e il controllo dell’esercizio e della manutenzione degli impianti termici e per l’aggiornamento del catasto degli stessi impianti termici ricadenti nel territorio comunale. Gli eventuali lavori saranno invece demandati al professionista di fiducia.
Previste pesanti sanzioni per chi non si metterà in regola: oltre alle multe il proprietario o l’inquilino che non avrà provveduto a far certificare lo stato di buona salute della propria caldaia da un operatore abilitato, dovrà immediatamente mettersi in regola con la manutenzione e la messa a punto dell’impianto senza deroghe di sorta.
«Abbiamo cercato di concordare un regolamento tra tutti i Comuni della Provincia di Latina, con la supervisione della Provincia di Latina – ha aggiunto Lombardi –. Dopo un lungo lavoro, noi siamo pronti a rendere effettivo questo regolamento».
Le emissioni delle caldaie influiscono per il 36% sull’ inquinamento dell’aria: quindi pulirle e controllarle diventa un dovere previsto dalla legge, ma anche una scelta di risparmio e di cura dell’ambiente e della propria salute.
E l’obbligo grava, tra gli altri, sul proprietario dell’immobile o l’occupante, sull’amministratore di condominio in caso di impianti termici centralizzati.
27/11/2015