L’Enac, Ente nazionale aviazione civile, ha ritirato l’istanza di V.I.A., Valutazione d’impatto ambientale, sui vari interventi di “implementazione e sviluppo” dell’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino, presentata a novembre. «Hanno ritirato la strampalata V.I.A. preparata in fretta e furia, quando già erano in arrivo le nostre dure osservazioni. Ma il ritiro ciò non esclude affatto che poi facciano i lavori previsti, compresa la via di rullaggio a circa 35 metri dai palazzi per far passare gli aerei a motori accesi», spiega Roberto Barcaroli, portavoce del Criaac, il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino.
L’iter azzerato, infatti, riguarda anche il progetto per quella strada a pochi metri dai palazzi, che il Criaac ha ‘stanato’ come via di rullaggio. Cosa poi subito smentita da AdR e Sindaco di Ciampino, senza però spiegare come mai tale appare sulle mappe e progetti dell’Enac stesso. «Il giochetto di ritirare la VIA poco prima che gliela bocciassero l’ha già fatto a Treviso e poi ha fatto i lavori sull’aeroporto senza una VIA approvata: una vergogna tutta italiana!».
Intanto il 3 dicembre il Comitato ha consegnato oltre 1.000 nuovi esposti firmati dai cittadini contro la gestione dell’aeroporto, riconosciuta “illegale” anche dall’Unione europea per carenza delle necessarie valutazioni sull’impatto ambientale e quindi sulla salute di chi vive nei dintorni. Sono arrivati così a 1.700 gli esposti alla Procura della Repubblica di Velletri. «Contiamo nel lavoro della Magistratura e dell’Unione europea, che ha avviato due inchieste, una voluta dalla Commissione europea per la procedura d’infrazione e l’altra chiesta dalla Commissione petizioni del Parlamento europeo. Ma dov’è il Governo? – dice Barcaroli – Dov’è il Ministro dei Trasporti? e il Ministro dell’Ambiente? Dove sono tutte le altre Istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini?». Al sindaco di Ciampino, Giovanni Terzulli, i primi dicembre il Caffè ha chiesto di esprimersi sulla vicenda. Nessuna risposta finora.
L’iter azzerato, infatti, riguarda anche il progetto per quella strada a pochi metri dai palazzi, che il Criaac ha ‘stanato’ come via di rullaggio. Cosa poi subito smentita da AdR e Sindaco di Ciampino, senza però spiegare come mai tale appare sulle mappe e progetti dell’Enac stesso. «Il giochetto di ritirare la VIA poco prima che gliela bocciassero l’ha già fatto a Treviso e poi ha fatto i lavori sull’aeroporto senza una VIA approvata: una vergogna tutta italiana!».
Intanto il 3 dicembre il Comitato ha consegnato oltre 1.000 nuovi esposti firmati dai cittadini contro la gestione dell’aeroporto, riconosciuta “illegale” anche dall’Unione europea per carenza delle necessarie valutazioni sull’impatto ambientale e quindi sulla salute di chi vive nei dintorni. Sono arrivati così a 1.700 gli esposti alla Procura della Repubblica di Velletri. «Contiamo nel lavoro della Magistratura e dell’Unione europea, che ha avviato due inchieste, una voluta dalla Commissione europea per la procedura d’infrazione e l’altra chiesta dalla Commissione petizioni del Parlamento europeo. Ma dov’è il Governo? – dice Barcaroli – Dov’è il Ministro dei Trasporti? e il Ministro dell’Ambiente? Dove sono tutte le altre Istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini?». Al sindaco di Ciampino, Giovanni Terzulli, i primi dicembre il Caffè ha chiesto di esprimersi sulla vicenda. Nessuna risposta finora.
17/12/2015