Consegna domiciliare dei medicinali per il momento garantita solo fino a metà aprile per i disabili e malati gravi dei 22 Comuni della Asl Rm H. Le farmacie interne dei 6 distretti sanitari chiudono il 28 dicembre e vengono accorpate in un’unica sede a Ariccia. Dal 18 gennaio i salvavita, così come i dispositivi (garze, cannule e sacche di alimentazione parenterale, ndr) saranno consegnati a domicilio dalla ditta che si aggiudicherà il servizio «in via sperimentale e quindi al momento per il periodo di tre mesi per un importo di 20mila euro», si legge sull’avviso pubblicato dalla direzione generale dell’azienda sanitaria in scadenza venerdì prossimo. «E dopo che succede?» chiedono preoccupate le famiglie degli inabili e malati gravi. «Riaprono le farmacie dei distretti e si torna al vecchio sistema oppure dovremmo arrivare fino a Ariccia da Pomezia o addirittura da Nettuno? Possibile che i tagli si facciano sempre e solo sulla pelle dei più gravi?» aggiungono. A tranquillizzare i parenti e i pazienti ci ha pensato il direttore generale dell’azienda, Fabrizio D’Alba. «Da gennaio partiamo con la sperimentazione – dice – per verificare l’effettiva funzionalità e monitorare le criticità. Per questo la gestione ha la durata di soli tre mesi. Se poi, come crediamo, non ci saranno problemi, allora partiremo con una gara europea e nel frattempo potremmo anche prorogare la consegna a domicilio». Ma le famiglie non si fidano e sollevano altri dubbi. Sul bando è scritto chiaramente che il servizio è «in favore dei pazienti in assistenza domiciliare», si legge sull’avviso della Asl. «Un’altra follia – dicono – i malati che non ce l’hanno perché i Comuni non hanno i soldi per il servizio e sono in lista d’attesa, non possono arrivare fino a Ariccia. Quindi rimarranno senza salvavita». Anche in questo caso D’Alba interviene e assicura che a tutti «i pazienti saranno garantiti i farmaci. Effettivamente la frase riporata in quel modo sul bando è fuorviante – ammette – ho già dato indicazioni di correggerla».
L’altra spina nel fianco dei disabili e malati gravi è la presentazione del piano terapeutico alla farmacia di Ariccia che, sempre secondo il bando, potrà essere consegnato al trasportatore in busta sigillata. Oppure trasmesso con una mail dedicata «che ancora non esiste – dice Francesca Bassani, figlia di una malata grave di Pomezia – non erano questi gli accordi presi con D’Alba che invece ci aveva garantito l’apertura di uno sportello in tutti i 6 distretti. Sono molto delusa e per questo ho scritto al direttore una mail sollecitandolo a sistemare tutti i problemi che gli avevamo esposto a giugno, prima dell’avvio della sperimentazione». D’Alba ammette che non ci sia ancora una casella di posta «che però – precisa – sarà attivata a breve. I cardiologi dovranno inviare il piano terapeutico direttamente, mentre i malati potranno servirsi del trasportatore, della posta certificata e dello sportello che, anche quello, sarà aperto nei prossimi giorni. È possibile che questa rivoluzione all’inizio possa non essere un ingranaggio perfetto, ma siamo pronti a metterla a punto e a correggerla in qualsiasi momento».
L’altra spina nel fianco dei disabili e malati gravi è la presentazione del piano terapeutico alla farmacia di Ariccia che, sempre secondo il bando, potrà essere consegnato al trasportatore in busta sigillata. Oppure trasmesso con una mail dedicata «che ancora non esiste – dice Francesca Bassani, figlia di una malata grave di Pomezia – non erano questi gli accordi presi con D’Alba che invece ci aveva garantito l’apertura di uno sportello in tutti i 6 distretti. Sono molto delusa e per questo ho scritto al direttore una mail sollecitandolo a sistemare tutti i problemi che gli avevamo esposto a giugno, prima dell’avvio della sperimentazione». D’Alba ammette che non ci sia ancora una casella di posta «che però – precisa – sarà attivata a breve. I cardiologi dovranno inviare il piano terapeutico direttamente, mentre i malati potranno servirsi del trasportatore, della posta certificata e dello sportello che, anche quello, sarà aperto nei prossimi giorni. È possibile che questa rivoluzione all’inizio possa non essere un ingranaggio perfetto, ma siamo pronti a metterla a punto e a correggerla in qualsiasi momento».
17/12/2015