I vigili urbani e il personale del servizio ambiente del Comune rutulo, dopo aver compiuto un sopralluogo in località Laurentina, avevano sostenuto che un grande pino lì presente era pericoloso e andava abbattuto. Per i la Polizia locale l’albero, “con la sua folta chioma, sovrasta l’abitazione e le radici si sono infiltrate nella cantina dell’abitazione di proprietà”. Il 19 giugno scorso, il sindaco Luca Di Fiori aveva così emesso un’ordinanza, imponendo ai proprietari del terreno, un 83enne di Roma e la moglie, di far abbattere con urgenza quel pino, “al fine di rimuovere una situazione di pericolo rappresentata dallo stesso”. I due anziani non avevano però accettato di distruggere il “gigante” e avevano impugnato il provvedimento del primo cittadino, chiedendo al Tar di annullarlo. Un’ordinanza subito sospesa, ancor prima di sentire le parti, dal presidente della II sezione bis del Tar del Lazio, Domenico Lundini. Esaminato il caso in aula e visto che sulla situazione di pericolo il Comune di Ardea e l’agronomo incaricato dai ricorrenti erano giunti a conclusioni opposte, i giudici amministrativi avevano poi deciso di indagare. Confermando lo stop all’ordine di abbattimento, il Tar del Lazio aveva così affidato al comando dei vigili del fuoco di Roma l’incarico di accertare se il grande albero fosse pericoloso e, in tal caso, se fosse possibile risolvere il problema senza tagliarlo. I vigili hanno sostenuto che “da una verifica visiva effettuata dall’esterno, la situazione non evidenziava al momento uno stato di pericolo evidente”. Per i giudici quanto specificato nell’ordinanza è poi “palesemente contraddetto da quanto riportato nelle perizie prodotte dai ricorrenti”. L’ordine di abbattimento è stato così annullato e il Comune condannato a pagare ai ricorrenti 500 euro di spese di giudizio.
Il tar annulla l'ordinanza
Salvo il pino di Ardea: non sarà abbattuto. 83enne vince la sua battaglia
Il grande pino di via delle Zinnie non verrà abbattuto. Questa volta la decisione è definitiva. O quasi. Il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza con cui il sindaco di Ardea aveva imposto ai proprietari della pianta di tagliarla, ma ha lasciato una porta aperta a un eventuale nuovo intervento del Comune, purché altri provvedimenti vengano presi “in esito a un’adeguata istruttoria”.
12/01/2016
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