La tassa sul morto va pagata. Si chiude così la vicenda rimasta sospesa da mesi e che aveva portato alcuni cittadini a dormire nel cimitero in segno di protesta. Con una determina pubblicata ieri sull’Albo Pretorio del Comune di Latina, il Commissario Prefettizio Giacomo Barbato ha messo nero su bianco la decisione finale, per non lasciare dubbi. Dal momento che il canone di mantenimento, ribattezzato “tassa sul morto”, è previsto dal contratto stipulato tra Comune e Ipogeo, va pagato. In seguito alle proteste dei cittadini, poco prima di essere sfiduciato l’ex Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi aveva sospeso l’imposta lasciando aperta la questione. Per questo nel 2015 sono entrati solamente 135mila euro all’Ente di Piazza del Popolo come ricavato della tassa sul morto. Nell’incomprensione della validità del balzello, infatti, i cittadini hanno preferito non pagare per ogni caro sepolto nel campo santo di Latina, ma dovranno ora correre ai ripari. Ci ha pensato ora Barbato, infatti, a mettere un punto all’intricata vicenda, confermando però la regolarità dell’imposta da 15,00 euro. Risolto questo cruccio, il Commissario penserà ora all’ampliamento del cimitero: fino ad oggi le spese per i loculi provvisori hanno avuto numeri da capogiro ed il problema dell’esaurimento del cimitero non può essere ancora tralasciato.
15/01/2016