Incapacità dei comuni di gestire i finanziamenti? Nuove scelte strategiche da parte della Regione Lazio? Difficile dirlo, per ora di certo c’è solo che la Pisana ha rinunciato per i prossimi sette anni al Plus, il Piano locale urbano di sviluppo, che nell’ultimo settennio ha trasformato interi quartieri in ben cinque comuni pontini: Aprilia, Latina, Cisterna, Fondi e Formia. Una vera e propria pioggia di finanziamenti, circa 40 milioni di euro da investire in tutto il Lazio, che l’Unione Europea ha erogato con un’unica clausola: appaltare, completare e rendicontare i lavori entro il 31 dicembre 2015. C’è chi come Cisterna, considerato il Comune più virtuoso della Provincia in materia di Plus, ha centrato con largo anticipo l’obiettivo e chi, è il caso di Aprilia e Formia, si è reso conto per tempo di non poter completare entro i termini le opere con i fondi stanziati e ha così cercato nuove risorse all’interno del bilancio comunale. Un escamotage, quest’ultimo, contestato a più riprese che però è stato ritenuto valido e ha salvato i Comuni dalla paventata restituzione dei finanziamenti erogati. Pessima gestione delle risorse invece da parte del capoluogo che ha dovuto stanziare altri 200mila euro per la passeggiata a mare con pista ciclabile tra Capo Portiere e Foce Verde e rinunciare alle navette elettriche di collegamento tra il centro ed il litorale. Potrebbe essere questo uno dei motivi che ha portato la Regione Lazio, ed in particolare la direzione del Por Fesr, ad optare per forme di sovvenzionamento diverse. Per il prossimo settennio, ovvero fino al 2020, sarà quindi la Pisana a gestire direttamente le risorse erogate dalla Comunità Europea. I bandi sono moltissimi, oltre 40, non resta che scegliere uno, presentarlo in Regione, ed attenersi alle numerose e restrittive clausole. Intanto perplessità e malumori serpeggiano tra i sindaci pontini che si sono visti sfuggire di mano lo strumento del Plus proprio quando avevano imparato ad utilizzarlo con destrezza.
20/01/2016