Pensava di averla fatta franca l’uomo che quasi un anno fa si era impossessato di circa 400 euro prelevati dalle giostrine per bambini presenti all’interno del centro Morbella, ma grazie all’incessante attività dei Carabinieri è stato possibile rendere giustizia ai numerosi bambini (ed i loro genitori) che si sono sentiti derubati delle monetine che vengono messe all’interno delle giostrine, denunciando un uomo di circa trent’anni con numerosi precedenti.
LA RICOSTRUZIONE – Era l’11 febbraio dell’anno scorso quando, verso l’ora di pranzo una pattuglia del radiomobile si era attivata per le ricerche di un giovane che si era appena reso responsabile di furto all’interno del Centro Commerciale “Morbella” sito in via Picasso, dandosi alla fuga a piedi per le vie circostanti. L’esito delle ricerche immediate diramate hanno dato, purtroppo, esito negativo, ma tale risultato non ha scoraggiato i militari intervenuti che hanno intensificato gli accertamenti acquisendo i video e sentendo numerosi presenti testimoni dell’accaduto.
LE TESTIMONIANZE – I militari hanno contattato prima la vittima, una donna del ’58 dipendente della ditta destinata alla distribuzione di giochi elettronici, la quale riferiva che mentre stava svuotando l’incasso delle macchinette ed immediatamente dopo averlo riposto all’interno di una borsa adagiata in un carrello per la spesa, si era distratta un attimo per proseguire con le pulizie, ed era stata sorpresa da un giovane che – approfittando del momento – si era impossessato della borsa per poi dileguarsi. Tale circostanza è stata confermata dalle immagini delle telecamere a circuito chiuso, dalle quali è stato possibile notare l’uomo che, dopo una preventiva fase di attenta osservazione, approfittava del momento migliore per prelevare la refurtiva e darsi alla fuga.
LE RICERCHE – Lo stesso soggetto è stato ripreso in precedenza da altre telecamere in cui era possibile notare bene i particolari del viso, seppur lo stesso indossasse un paio di occhiali da sole. Tutto da allora sembrava gettato nel dimenticatoio, ed oramai, dopo il tempo trascorso, si pensava che il gesto del malfattore fosse destinato a restare impunito. Ma non era è stato. I carabinieri non hanno mai smesso di cercare l’uomo, solo che non avevano ancora avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.
FINCHé, UN ANNO DOPO… -Proprio qualche giorno fa infatti, il 13 gennaio, era stato richiesto un intervento nel quale il comandante del nucleo operativo e radiomobile, a termine dell’attività, non si era fatto sfuggire la presenza di un piccolo tatuaggio in una zona particolare del viso di un uomo. Tale caratteristica, confrontata con la struttura fisica che emerge dal filmato, assieme altri tatuaggi visibili sulle mani del ragazzo notato nel filmato, hanno lasciato chiaramente ricondurre l’identità dell’uomo appena incontrato a quella della persona (fino a quel momento rimasta ignota) notata nei filmati del furto consumatosi al centro morbella quasi un anno prima. Si tratta, infatti, di un ragazzo di origini straniere e sulla trentina d’anni con numerosi precedenti, anche specifici, che adesso dovrà rendere conto alla magistratura anche di questo reato.