Incompleti e privi dei documenti giustificativi. Sono stati definiti così dalla Corte dei Conti i consuntivi esaminati sulle spese elettorali sostenute da partiti e movimenti politici che hanno preso parte alle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio 2014 a Cisterna. E per tale ragione i magistrati contabili hanno prorogato le indagini.
Con la legge numero 96 del 2012, relativa alla riduzione dei contributi ai partiti e alla trasparenza, è stata data una stretta sulle spese della politica. La norma ha stabilito che, per le elezioni nei Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, al termine della tornata elettorale i partiti, i movimenti, le liste e i gruppi che vi hanno preso parte devono compilare dei resoconti sul denaro speso. I consuntivi, con allegati i documenti utili a giustificare le diverse spese, devono poi essere inviati alla Corte dei Conti, o meglio al collegio di controllo sulle spese elettorali istituito dalla stessa, a cui spetta appurare la regolarità dei resoconti e soprattutto dell’impiego del denaro. Tali controlli devono essere completati, una volta ricevuti i consuntivi, nell’arco di sei mesi. Il collegio istituito presso la sezione regionale di controllo del Lazio, per le amministrative 2014, ha ricevuto il 24 giugno scorso gli ultimi dati sulle spese effettuate dai partiti a Cisterna. Il materiale esaminato non ha però convinto i giudici, che hanno ora deciso di prorogare di tre mesi le indagini. I magistrati cercheranno così, entro il prossimo 24 marzo, di fare totale chiarezza sul denaro impiegato dalla politica nella campagna elettorale conclusasi con l’elezione a sindaco di Eleonora Della Penna. Un provvedimento notificato al presidente del consiglio comunale di Cisterna, Luigi Ganelli.