Un mese fa i Vigili del fuoco riuscirono a spegnere un principio di incendio partito sempre dalla stessa area, l’esposizione esterna laterale dedicata al giardinaggio, da cui si sono propagate le fiamme di mercoledì notte. Al lavoro anche i Carabinieri della città che hanno avviato le indagini. Intanto non si placano le polemiche sull’assenza di indicazioni da parte del Comune di Pomezia in merito all’alta colonna di fumo nero che ieri ha infestato parte della città e per la quale la dirigenza scolastica nel pomeriggio ha deciso di evacuare 4 scuole: le materne di Colle Fiorito e via Turati, l’elementare “Trilussa” e l’Istituto Copernico. Nelle prossime ore è previsto l’intervento dei tecnici dell’Arpa Lazio, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, per verificare il grado di inquinamento provocato dall’esplosione dei fusti contenenti solventi, colle, vernici e prodotti chimici.
«Voglio ringraziare innanzitutto i Vigili del Fuoco che hanno lavorato senza sosta per domare l’incendio – ha dichiarato in una nota il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – La Polizia Locale di Pomezia che ha dato supporto immediato nella gestione della viabilità cittadina e tutte le Forze di Polizia intervenute sul luogo del disastro. Ringrazio inoltre l’azienda Sigma Tau che ha messo a disposizione i bocchettoni per le vetture cisterna dei mezzi del Vigili del Fuoco». «Massima solidarietà – continua il Primo Cittadino – da parte di tutta l’Amministrazione comunale alla proprietà e ai lavoratori di Pratiko. Siamo in costante contatto con le autorità competenti per verificare quanto accaduto e monitorare la situazione ambientale».
Solidarietà ai lavoratori anche dal Partito Democratico: «Il Pd di Pomezia, unendosi alle parole espresse ieri in consiglio comunale dal consigliere Maurizio Battistelli, ringrazia per il lavoro encomiabile svolto dai Vigili del fuoco per sedare il vasto incendio che ha colpito il negozio Pratiko sulla via del Mare. Un fatto grave, che ha messo a rischio l’ordine pubblico per l’intera giornata di ieri. In queste ore ci sentiamo vicini alla proprietà e soprattutto ai lavoratori, con la speranza che i fatti non incidano sul futuro lavorativo dei dipendenti».