«È una situazione paradossale» commenta il sindaco Luca Di Fiori, che appena due settimane fa ha scritto al Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, chiedendo di trovare soluzioni condivise al ripetersi di questi fatti: «Sembra si voglia screditare la scuola – aggiunge il primo cittadino – con un piano studiato a tavolino, vista la frequenza incredibile di queste incursioni. Per fortuna, stiamo monitorando gli istituti e ci siamo accorti subito di quanto accaduto, sistemando l’istituto e consentendo il regolare svolgimento delle lezioni. Con il prossimo bilancio metteremo in sicurezza le scuole».
I vandali sono entrati (presumibilmente tra venerdì e sabato) da una finestra delle scuole elementari (e prima ancora da un buco nella recinzione) e, una volta nell’istituto, hanno aperto le valvole dei termosifoni – allagando i locali – imbrattato con la pittura i banchi e rotto due chitarre che si trovavano nell’aula di musica. Domenica mattina, i locali sono stati puliti, mentre il giorno dopo la scuola è stata regolarmente aperta, coi i docenti e gli studenti di nuovo tra i banchi, più forti della stupidità dei vandali. Ormai l’emergenza va avanti dall’inizio dell’anno scolastico (ma accadeva anche negli anni precedenti) e sta coinvolgendo, a rotazione, tutte le scuole della città, con decine di migliaia di euro di danni. Episodi che si ripercuotono negativamente, oltre che nelle casse comunali, nella percezione di sicurezza della città.