IL VERO BIOGAS È UN ALTRO
L’idea del biogas, quello vero, in realtà è positiva: ad esempio ci sono impianti agricoli di piccole dimensioni che trasformano in biogas deiezioni animali, colture agricole dedicate e modeste quantità di scarti di lavorazioni agro-industriali: un perfetto ciclo di smaltimento rifiuti e recupero dell’energia.
‘BIO’GAS COME INCENERITORI E CENTRALI NUCLEARI
Quello che invece propongono gli impianti a ‘bio’gas taroccato (che noi scriviamo con le virgolette, perché di ‘bio’ hanno davvero poco) è lo stesso meccanismo produttivo dei termoinceneritori, delle turbogas, delle centrali a petrolio e a carbone, in ultima analisi anche di quelle nucleari, è il ciclo dell’economia lineare: materie prime → produzione → consumo → inquinamento.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA TUTELA TASCHE E SALUTE
Mentre la raccolta differenziata porta a porta è l’unica che garantisce un’economia circolare: materie prime → produzione → consumo → riciclaggio→ produzione → consumo → riciclaggio… e così via, all’infinito. Questo secondo sistema abbatte l’inquinamento, fa crollare le importazioni di materie prime, crea molti più posti di lavoro e ci allunga la vita. Perché non dimentichiamo che esistono studi ufficiali che legano un enorme aumento dei tumori fino a +100% all’attuale sistema di smaltimento dei rifiuti.
Ma allora perché continuiamo a farci del male e ad autorizzarle?
UNA MONTAGNA DI SOLDI E IL MALAFFARE CI SI BUTTA
Purtroppo la lobby della monnezza è fortissima. Si sa bene che tutte le maggiori organizzazione criminali considerano questo settore redditizio almeno quanto la droga, la prostituzione, il gioco d’azzardo: infatti è difficile trovare una discarica o un impianto inceneritore che non sia stato sottoposto a indagini o processi. Ma anche illuminati imprenditori, come proprietari di giornali, presidenti di squadre di calcio di serie A, insomma imprenditori che gestiscono milioni di consensi, premono sui ‘propri’ politici per mantenere questo sistema che garantisce loro grossi guadagni: del resto c’è una montagna di soldi di contributi pubblici da accaparrarsi. E in tal modo a rimetterci sono sempre i cittadini che pagano quattro volte lo stesso servizio: il mancato recupero di materiali riciclabili, lo smaltimento, la produzione di energia e il rischio per la salute.
Per semplificare la spiegazione possiamo dire che un impianto biogas digerisce del materiale organico producendo gas e una specie di terriccio che può essere riutilizzato come concime per i campi: un classico esempio di economia circolare. Questo avviene però solo se il materiale di partenza è naturale e puro.
Le biogas che vogliono attivare invece servono per smaltire i rifiuti e in mezzo ci finisce di tutto, per cui il risultato è che producono gas e un terriccio con presenze di agenti tossici: immaginate ad usarlo come concime! Può andare solo in discarica: un classico esempio di economia lineare. Le spacciano per biogas, ma noi per farvi capire che stiamo parlando di altro, usiamo le virgolette, così diventano ‘bio’gas.