Sono sei i piani particolareggiati sotto inchiesta che il Commissario Prefettizio Giacomo Barbato ha sospeso con una delibera pubblicata sull’Albo Pretorio venerdì. Si tratta dei piani approvati nel 2014, sotto la giunta Di Giorgi, con procedura semplificata senza passare, cioè, per il Consiglio Comunale. Riguardano i quartieri Prampolini, Frezzotti, Isonzo, Borgo Podgora, Latina Scalo e Borgo Piave.
Come si legge sul documento pubblicato, “l’amministrazione straordinaria è stata sensibilizzata dall’insediamento” sulla questione urbanistica, che ha portato alla caduta del Sindaco Di Giorgi e precedentemente del Sindaco Zaccheo. Analizzando nuovamente i piani approvati, che hanno creato scandalo tra i cittadini nello scorso anno relativamente agli episodi dello stadio-giardino e dell’eucalipto buttato giù per fare posto ad un palazzo in via Quarto, il Commissario ha deciso di sospenderli e di procedere ad una nuova e approfondita valutazione di tutti i piani attuativi per verificarne la legittimità delle procedure seguite ed il rispetto della normativa e degli strumenti urbanistici vigenti. “Le maggiori criticità – si legge – afferiscono all’applicazione della volumetria di proprietà comunale, modifica di criteri di calcolo della volumetria realizzata e realizzabile, l’incremento degli abitanti virtuali ancora insediabili e modifica di una parte del perimetro sia rispetto al PRG vigente, sia rispetto al PPE vigente”.
Come si legge sul documento pubblicato, “l’amministrazione straordinaria è stata sensibilizzata dall’insediamento” sulla questione urbanistica, che ha portato alla caduta del Sindaco Di Giorgi e precedentemente del Sindaco Zaccheo. Analizzando nuovamente i piani approvati, che hanno creato scandalo tra i cittadini nello scorso anno relativamente agli episodi dello stadio-giardino e dell’eucalipto buttato giù per fare posto ad un palazzo in via Quarto, il Commissario ha deciso di sospenderli e di procedere ad una nuova e approfondita valutazione di tutti i piani attuativi per verificarne la legittimità delle procedure seguite ed il rispetto della normativa e degli strumenti urbanistici vigenti. “Le maggiori criticità – si legge – afferiscono all’applicazione della volumetria di proprietà comunale, modifica di criteri di calcolo della volumetria realizzata e realizzabile, l’incremento degli abitanti virtuali ancora insediabili e modifica di una parte del perimetro sia rispetto al PRG vigente, sia rispetto al PPE vigente”.
28/02/2016