Un episodio violento in strada diventa un pretesto per minacciare i sanitari dell’unica struttura di primo soccorso di Cisterna. Lo spiacevole episodio si è verificato la sera di sabato 27 febbraio e ancora una volta torna a far notizia una struttura sanitaria carente dal punto di vista strutturale, dove non funziona neanche il citofono. “Verso le 20.40 circa di sabato scorso è venuto a citofonare una persona di Cisterna – questa la testimonianza del medico di Cisterna – la quale una volta che gli abbiamo aperto ha detto ad un infermiere che doveva uscire immediatamente perché c’era un uomo ferito in via Oberdan”. I sanitari spiegano a questa persona che Non possono lasciare i pazienti all’interno del Punto di primo soccorso per uscire fuori a soccorrere gli altri. L’uomo a quel punto è andato su tutte le furie fino arrivando fino a minacciare dicendo di avere in macchina un coltello di trenta centimetri, con il quale avrebbe fatto fuori tutti. Una volta finita la sceneggiata l’uomo si è allontanato in macchina e i sanitari hanno pensato che stesse andando a prendere il ferito, anche perché l’infermiere gli aveva spiegato che doveva chiamare il 118, dato che c’erano altri pazienti da seguire. Dopo un po’ il ferito arriva presso la struttura di Cisterna aiutato da alcuni ragazzi ed effettivamente era stato violentemente picchiato. L’uomo, un polacco classe 1959, che vive a Cisterna da diversi anni, sembrerebbe aver riportato significative ferite alla mascella, allo zigomo sinistro, alla mandibola, e al naso, insomma, una maschera di sangue in più da successive analisi sembrerebbe che il medico abbia anche riscontrato un brutto trauma cranico. Poiché la prognosi era delicata il caso è stato segnalato ai Carabinieri, ai quali il polacco, prima di essere trasferito all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, ha raccontato di essere stato aggredito da due romeni, anche se precedentemente non voleva raccontare l’episodio di violenza, alla fine avrebbe confermato di conoscere i suoi aggressori, dando anche qualche indizio in più utile alle indagini che sono tutt’ora in corso. “E’ inutile che vengono presso il punto di primo soccorso ad aggredire il primo infermiere che gli risponde – questo lo sfogo del medico di turno a Cisterna – in casi di emergenza su strada bisogna chiamare il 118, altrimenti si rischia anche di fare un’omissione di soccorso, perché non si può lasciare un ferito grave in strada e andare a minacciare i sanitari del Punto di Primo Soccorso, poi possiamo aprire anche la polemica e cercare le ragioni di ognuno, ma il ferito è sempre in strada e molte persone, tra pazienti, chi era in sala d’aspetto e addirittura i ragazzi che hanno accompagnato il cinquantasettenne polacco ferito presso la nostra struttura hanno assistito a tutta la sceneggiata di questa persona che è tornata a minacciarci ancora dopo che se ne era andato. Purtroppo siamo soli, un medico e un infermiere e oltre a non avere una porta di sicurezza, non funziona neanche il citofono, ci hanno detto che avrebbero messo una porta blindata ma se per rispondere dobbiamo aprire, non risolviamo di certo il problema della sicurezza del Punto di Primo Soccorso di Cisterna”
02/03/2016