“La pre-annunciata volontà di interrompere il servizio pubblico di smaltimento dei rifiuti è irricevibile, visto che non può venir meno per nessuna ragione.” È questa la risposta che sarebbe maturata durante un incontro tra i primi cittadini (o loro delegati) di Genzano, Albano, Lanuvio, Castel Gandolfo, Nemi, Ardea, Pomezia e i commissari prefettizi di Marino Enza Caporale e Ariccia Nicola Di Matteo, e che, a scanso di inaspettate defezioni dell’ultima ora, dobrebbe essere inviata venerdì 18 marzo alla società Pontina Ambiente, proprietaria della discarica di Albano detta di Roncigliano, di cui sono utenti e clienti. Si tratta della replica alla proposta di contratto del 4 febbraio scorso (leggi il Caffè n.348), con la quale la società del monopolista regionale dei rifiuti Manlio Cerroni, proprietario del sito, ha chiesto ai 10 primi-cittadini di accettare il nuovo e salatissimo costo di smaltimento dei rifiuti non differenziati, già ora tra i più cari d’Italia (leggi il Caffè n.326, pag.15). Ma anche di sottoscrivere espressamente una clausola secondo la quale il trattamento del pattume a Roncigliano nel corso degli ultimi 20 anni sarebbe stato eseguito dai gestori del cimitero di rifiuti nel rispetto della legge. In caso contrario l’azienda cerroniana si è dichiarata pronta a negare l’accesso agli auto-compattatori lasciando la spazzatura per strada già da domenica 13 marzo. Lo ha riferito a il Caffè il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, tra i principali promotori del durissimo atto di diffida. Il testo definitivo del documento, che verrebbe inviato anche alla Regione Lazio, è stato approvato nel corso dell’ultimo summit dei sindaci (o loro delegati) che si è svolto a Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano, giovedì mattina 10 marzo. Solo il Comune di Rocca di Papa non ha partecipato al nuovo incontro dei primi cittadini visto che ha già raggiunto nei mesi scorsi un accordo col Gruppo Cerroni. L’intera vicenda era stata rivelata a novembre dal nostro giornale (leggi il Caffè n.339) e da allora numerosi colpi di scena anno animato i rapporti tra le parti (leggi il Caffè n.340, 341, 343, 345, 346 e 348).
2 I PROCESSI IN CORSO
L’inceneritore più grande d’Europa è divenuto solo un brutto ricordo, ma la tensione resta altissima intorno al VII invaso della discarica di Roncigliano. Parliamo dell’ultima maxi buca, attiva da agosto 2011, situata nel comune di Albano proprio al confine con Ardea e Pomezia, e divenuta da maggio 2014 il filone principale di due procedimenti giudiziari penali, il “processo Cerroni” ed il “Cerroni bis”, che coinvolgono il proprietario del sito, 3 dei suoi più stretti e fidati collaboratori e l’ex direttore tecnico, ingegner Giuseppe Sicignano.
PRIMA VIENE LA SALUTE
“I sindaci – ha riferito a il Caffè Gabbarini – vogliono riappropriarsi con questa iniziativa dei propri spazi di sovranità sulla gestione dei rifiuti e sono tenuti anzitutto a proteggere le condizioni di salute e l’incolumità dei cittadini da pericoli igienico-sanitari”. Per questo, ha sostenuto, “tutti insieme stiamo per diffidare formalmente la Pontina Ambiente a prendere atto dei doveri di rispettare le regole amministrative, civili e penali che disciplinano la gestione dei rifiuti. In caso contrario – ha aggiunto piccato – saremmo giustificati ad adottare ordinanze contingibili ed urgenti nei confronti della società.”
SUL PASSATO DECIDERANNO I GIUDICI
Per il resto, “eventuali pretese economiche passate andranno vantate dalla società – aggiunge il primo cittadino di Genzano – esclusivamente nelle competenti sedi giudiziarie, visto che i Comuni sono costituiti nei processi in corso nei confronti di amministratori, consiglieri, soci, dipendenti ed ausiliari della Pontina Ambiente”.
I COMUNI VOGLIONO CONTROLLARE
Inoltre, d’ora in avanti i Comuni vogliono “mantenere – ha riferito ancora il sindaco genzanese – il potere di controllo sull’intero svolgimento del ciclo dei rifiuti all’interno dell’impianto attraverso forme razionali di controllo svolte da funzionari dei Comuni e regionali su pesatura, trattamento e interramento dei rifiuti.”
STRANE … TARIFFE
Infine, i primi cittadini hanno anche “intenzione entro venerdì 18 marzo – ha concluso Flavio Gabbarini – di chiedere alla Regione Lazio l’auto-annullamento del nuovo piano tariffario che rende la discarica di Roncigliano una delle più care d’Italia (leggi il Caffè n.326 pag.15), visto che a gennaio il Consiglio di Stato ha prospettato ipotesi contabili non coerenti per la discarica di Malagrotta e il Tar, a inizio marzo, ha bocciato anche il piano tariffario predisposto dalla Regione per la discarica di Colfelice a Frosinone.”
E ora la Regione Lazio che farà?