«Questa ordinanza dimostra che sulla vicenda del Comparto D abbiamo operato con legittimità e trasparenza», ha subito commentato il Sindaco Fabio Fucci. «Non è stato violato alcun diritto, tanto che il Giudice non ha ritenuto necessario neanche entrare nel merito del ricorso, immediatamente respinto. Il tribunale ha quindi riconosciuto le nostre ragioni neutralizzando chi ha tentato di inventare un’inconcludente polemica tesa a screditare la nostra Amministrazione».
Tuttavia l’ordinanza con cui il Tar ha respinto il ricorso non è entrata in nessun modo nel merito della vicenda, e ha rigettato la domanda esclusivamente perché “sussistono fondati dubbi circa la sussistenza dell’interesse dei ricorrenti a ottenere l’annullamento dell’impugnata delibera, il cui contenuto non risulta avere un contenuto direttamente e immediatamente lesivo delle posizioni giuridiche degli stessi”. Insomma, i tre cittadini che hanno fatto ricorso, secondo il Tar, non avrebbero un interesse diretto e immediato a far annullare la delibera in questione.
Niente viene scritto dal tribunale nel merito della questione e nessun giudizio di legittimità viene dato nei confronti della delibera del consiglio comunale di Pomezia, diversamente da quanto dichiarato dal Sindaco. Tant’è che il Tar conclude dicendo, in burocratichese, che restano “impregiudicate (…) le vicende civilistiche rilevanti in altra sede”. Semplificando: lascia aperta la possibilità di valutare altri profili della questione.
Tra l’altro, sulla legittimità dell’atto deliberato dal consiglio comunale di Pomezia si è espressa nel novembre scorso la Regione Lazio, che contestava a piazza Indipendenza “la convalida illegittima di atti amministrativi illegittimi”. “Il Comune di Pomezia – dichiaravano dalla Pisana – non ha affatto rimosso il vizio dell’atto ma ha modificato il quadro normativo di riferimento al fine di legittimare ex post i titoli illegittimi che restano invariati”; allora tutti gli atti sono stati inviati alla Procura della Repubblica di Velletri.
Insomma, il Tar ha sì rigettato il ricorso dei tre cittadini ma non risulta avere avallato l’operato dell’amministrazione Fucci. La soluzione della vicenda appare oggi ancora decisamente lontana.