Pranzo non servito ai bambini le cui famiglie sono in ritardo nei pagamenti dei bollettini. È quanto accaduto ieri mattina nelle scuole di Genzano, portato all’attenzione dalla candidata Patrizia Mancini. «Non entriamo troppo nel merito – si legge nella nota stampa -, perché non vogliamo dare la sensazione di prestarci a speculazioni pre-elettorali, ma il fatto è oggettivamente gravissimo. Fino al 17 marzo 2016, data delle mie dimissioni da Assessore all’Istruzione, ho sempre cercato di trovare soluzioni al problema graduali, ragionevoli ed equilibrate, tenendo conto delle rispettabilissime esigenze di tutti: bambini, famiglie, ditta fornitrice e relativi dipendenti, amministrazione comunale. Ma un principio deve essere chiaro: non si possono lasciare i nostri figli senza mangiare. Un conto è paventarlo, allo scopo di recuperare insolvenze pregresse, un conto è farlo. Soprattutto senza aver prima tentato tutte le vie possibili e immaginabili per una soluzione concertata e solidaristica di problemi sociali di scottante attualità, rispetto ai quali si ha il dovere morale ed istituzionale di avere le necessarie cautele, tutele, competenze e sensibilità».