Al mercato, in farmacia, alla posta nei bar e nei negozi non si parla d’altro che di strisce blu, tariffe orarie, abbonamenti e multe dei vigili urbani e ausiliari del traffico. Dopo Cecchina e Pavona, le due popolose frazioni albanensi, nei giorni scorsi anche altri grossi e frequentatissimi parcheggi di Albano-centro sono divenuti a pagamento. Si tratta del maxi posteggio FS di Albano-centro, del parcheggio di piazzale Campo Boario, sotto piazza San Pietro, e di parte di via dell’Anfiteatro Romano, nei pressi di Piazza Pia, davanti l’ingresso della Villa dei Papi.
COSTI, ABBONAMENTI, RIDUZIONI, GRATUITI
Anche in questi “nuovi” parcheggi si pagherà 1 euro l’ora (50 centesimi la mezzora), dalle ore 8,30 alle 20, l’estate le 21, 5 euro per l’intera giornata. Nei casi di versamento insufficiente sarà consentito il pagamento di una quota pari alla tariffa giornaliera di 5€. È prevista la possibilità di sottoscrivere un abbonamento gratuito per soli residenti, fino al limite massimo del 20% dei posti totali a pagamento, per una sola macchina a famiglia. I residenti (seconda auto), lavoratori-residenti e titolari di abbonamento metrebus potranno stipulare un abbonamento al prezzo di 25 euro al mese o 250 l’anno. Per ottenere gli abbonamenti mensili o annuali, anche quelli rilasciati a titolo gratuito o agevolato, è prevista in ogni caso una spesa extra di 10 euro di diritti di cancelleria da versare alla società Albalonga. Parcheggio davvero gratuito solo per i disabili, a cui basterà esporre l’apposito cartellino Asl. È l’effetto delle quattro delibere adottate a partire da luglio 2013 sia dalla prima che dalla seconda Giunta Marini. Sono molti i dubbi sul nuovo Piano Parcheggi che abbiamo sollevato sullo scorso numero del nostro giornale (leggi Il Caffè n.353).
MA DOVE SONO I POSTI CON LE RIGHE BIANCHE?
Secondo la legge, il 50% dei posti disponibili deve essere gratuito e trovarsi nei pressi dei posti a pagamento. Per di più, secondo la Commissione Tributaria Regionale e la Suprema Corte di Cassazione, terzo ed ultimo grado della Giustizia italiana, anche le società municipalizzate come l’Albalonga sono tenute al pagamento delle tasse di occupazione di suolo pubblico, pulizia della strade e spazzatura. Abbiamo posto questi interrogativi all’Assessore al Bilancio e alle società partecipate della Giunta Marini-bis, Alessio Colini, ecco le sue risposte.
QUALCHE DOMANDA ALL’ASSESSORE COLINI
Da pochi giorni il parcheggio Albano-FS è tornato a pagamento, cosa può dirci?
“Il parcheggio non è di proprietà del Comune, ma delle ferrovie che avevano intenzione di chiuderlo oppure gestirlo a pagamento in proprio. Abbiamo rinnovato un contratto di locazione per l’uso del parcheggio in modo da poter inserire i posti disponibili consentendo così alla cittadinanza di poter utilizzare anche li i nuovi vantaggi previsti dagli abbonamenti”.
E il maxi posteggio di Campo Boario?
“Gli scavi archeologici sono terminati e il Comune ha provveduto a recuperare l’area a proprie spese”.
Vi sono state polemiche anche sui nuovi stalli blu di via anfiteatro romano.
“Il numero di stalli blu previsti in quella zona corrisponde a quanto previsto dalla delibera di giunta del 2013. La sosta su via Anfiteatro Romano verrà rimodulata, saranno previsti spazi riservati ai bus turistici”.
E Cecchina e Pavona?
“I posti blu corrispondono perfettamente a quelli che erano presenti in delibera”.
La percentuale di posti gratuiti prossimi a quelli a pagamento è rispettata ad Albano, Cecchina e Pavona?
“Certamente”.
La società Albalonga è in regola col pagamento delle tasse su rifiuti e occupazione di suolo pubblico?
“La Società è in concordato fallimentare, per cui ogni atto relativo al pagamento delle imposte è controllato dal Tribunale. Se il riferimento specifico è nei confronti del pagamento dell’occupazione suolo pubblico dei parcheggi l’Albalonga non è tenuta.
La Società Albalonga spa si occupa della riscossione, per conto del Comune, dei proventi derivanti dalla sosta dei veicoli, nelle aree destinate, secondo le regole fissate nel capitolato del contratto i servizi. Per questo non è tenuta. Per la Tassa rifiuti, la società è tenuta al pagamento esclusivamente per gli spazi detenuti o comunque utilizzati per lo svolgimento della propria attività amministrativa e commerciale , ovvero per gli uffici e per le farmacie, non in altri casi.