La segreteria organizzativa del convegno dell’Anvu Città Metropolitana di Roma Capitale è curata dai sostituti commissari Rosa Schiavo e Gabriele Di Bella, quest’ultimo comandante della polizia locale di Nemi. La giornata di studio riguardante i protocolli di intervento e le strategie di azione e collaborazione tra forze dell’ordine e personale dei Centri di Salute Mentale in materia di Trattamento Sanitario Obbligatorio e Accertamento Sanitario Obbligatorio vuole coinvolgere le polizie locali, le forze dell’ordine e il personale sanitario dei Centri di Salute Mentale dell’area facente riferimento al Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura di Albano Laziale e Frascati. “ Il Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso) e l’Accertamento Sanitario Obbligatorio (Aso) sono previsti dalla Legge 180, dice Gabriele Di Bella, emanata nel 1978, che regola su basi nuove l’assistenza ai malati di mente, prevedendo ricoveri obbligatori qualora il Paziente, avendone necessità, rifiuta di curarsi pur avendo bisogno di un ricovero ospedaliero “.
“ Se questo, sostiene il dottor Eduardo Ferri, direttore del Centro Salute Mentale di Pomezia, da un lato ha rappresentato la doverosa rottura con una strategia di interventi che vedeva nella “pericolosità” il presupposto dell’agire psichiatrico e nel ricovero una misura di polizia, dall’altro non ha risolto la questione della delega impropria alla Psichiatria di compiti, ruoli e mansioni che sanitari non sono, anche se iscritti all’interno di provvedimenti con finalità terapeutiche “. In sostanza esistono confini molto labili tra competenze sanitarie e competenze di ordine pubblico, interazioni fra area psichiatrica, giuridico-legislativa e medico-legale che hanno determinato l’istaurarsi, a livello delle varie Regioni italiane, di diversificate procedure nell’esecuzione delle ordinanze di Tso e Aso. Questo ha spesso creato confusione tra l’organizzazione delle funzioni terapeutiche proprie della Psichiatria e la gestione diretta dei provvedimenti obbligatori (ordinanza del sindaco, rapporti con il Tribunale, interventi delle forze dell’ordine). Ancora oggi persistono regolamenti diversi tra Regioni e Regioni e nella stessa Regione che possono creare disservizi e ostacoli nelle procedure di applicazione. “ Una giornata di studio su queste problematiche tra Sanitari e Polizia Locale che, per legge, sono responsabili dell’esecuzione di tali trattamenti, conclude il commissario Di Bella, rappresenta una preziosa occasione di approfondimento, riflessione e collaborazione tra le parti”. Il momento di confronto vedrà la partecipazione, tra gli altri, del presidente nazionale Anvu, dottor Nicola Salvato, la dottoressa Fiorella Passerini, vicecomandante della Polizia Locale di Trento e Valle del Leno, del direttore del dipartimento igiene mentale di Ciampino, dottor Marco D’Alema, del direttore della stessa struttura di Pomezia dottor Eduardo Ferri, del responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Velletri dottor Antonio Romanelli e del direttore Servizio Salute Mentale dell’Ospedale di Albano Laziale dottor Antonio D’Auria, nonché del sindaco di Albano Nicola Marini. (LS)