La schiettezza e l’ironia sono il loro punto forte. Una poetica attuale, concreta, fatta di pezzi di vita quotidiana, senza peli sulla lingua. Dopo il primo disco Un diversivo, uscito nel 2014, la band di Aprilia i Goldoni torna con un nuovo album. Il fil rouge del nuovo disco “Il mondo è bello perché è avariato” è proprio il mondo stesso, la realtà di tutti i giorni, scardinata, ridicolizzata, smontata pezzo dopo pezzo, raccontata senza freni. I Goldoni fanno musica per raccontare quello che non gli piace, quello che li fa ridere, quello che li spiazza o li annoia, per riderci su e far ridere, senza veleni, ma con leggerezza. La vita da pendolare, da studente, da eterno Peter Pan, da 30enne insoddisfatto, la routine battente, le serate con gli amici, le mode passeggere, le ‘fisse’ ridicole, il tutto condensato in 13 tracce. “Come bestie ammucchiate nei vagoni, tutti a condivider secrezioni”: in brani come Pendolare si ritrovano i pensieri di tutti, senza giri di parole, una realtà nuda e cruda come la vediamo e viviamo tutti ogni giorno. “Io e l’amici mia semo gente strana, se divertimo e non c’avemo niente”, la semplicità dei rapporti umani raccontata con allegria, libertà e sonorità da stornelli romani. “La fine di un contratto è la fine di un rapporto, è ancora troppo presto per considerarti morto”: i 30enni, l’amarezza per i mancati traguardi, la voglia di mollare tutto, la paura della routine e del futuro e alla fine la forza di andare avanti sempre, con la testa sulle spalle e lo sguardo bello dritto.