Una città divenuta formalmente tale nel 2012, quando il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano conferì con proprio decreto l’ambito titolo. «Fra tutti i Comuni sorti sull’Agro Pontino io vi confesso di nutrire una sfumatura di simpatia per Aprilia, perché Aprilia fu fondata durante il periodo della vittoriosa guerra africana, il giorno centosessantesimo dell’assedio economico», disse il Duce inaugurando la città il 29 ottobre 1937. Sette anni dopo quel nuovo borgo che si stava pian piano popolando venne distrutto da una guerra sanguinaria, combattuta casa per casa. Aprilia fu ridotta a un cumulo di macerie. Ma seppe rialzarsi, rinascere e diventare la grande realtà di oggi, quinta città del Lazio come popolazione e con una estensione territoriale grande quanto il Comune di Milano.
Durante le cerimonie di questa mattina, alla presenza del Sindaco e del viceprefetto Luigi Scipioni, è stato scoperto un monumento in Piazza Roma realizzato dall’artista Claudio Cottiga raffigurante il nucleo di fondazione di Aprilia del 1937, gran parte distrutto dalla guerra. L’opera è stata collocata all’altezza dio dove, 80 anni fa esatti, fu posata la prima pietra di Aprilia.