Che la Pontina sia diventata impercorribile è sotto gli occhi (e gli ammortizzatori) di tutti coloro che sono costretti a percorrerla per andare a Roma o a Latina. Crepe ed avvallamenti tamponati sistematicamente con asfalto “lanciato” dai mezzi dell’Azienda Strade Lazio, ente regionale che da qualche mese ha la competenza sulla manutenzione (una volta spettava alle Province di Roma e Latina), bitume che salta ad ogni pioggia. Mentre da anni si parla di una SuperPontina, poi diventato Corridoio Tirrenico, poi diventato Autostrada Roma-Latina, con sistematici annunci ad ogni cambio di Giunta regionale, viaggiare sulla Pontina è diventato pericolosissimo. A tal punto che la media di incidenti e di 1 al giono.
L’Azienda Strade, l’Astral, una prima soluzione l’aveva trovata, economica e che consente una sostanziale riduzione di responsabilità in caso di incidenti: il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti da Pomezia a Roma e la riduzione del limite di velocità a 70 km orari su gran parte del tracciato nel territorio di Pomezia e Roma.
A quanto pare però non è bastato: il tracciato è ridotto sempre peggio e gli incidenti non diminuiscono. Incontrare un’auto ribaltata è purtroppo diventato ordinario: colpa naturalmente anche della guida spericolata, molto al di sopra dei limiti di velocità, o distratta degli automobilisti, spesso impegnati al telefono, a fumare o a truccarsi (sì, anche questo). La Polizia Stradale di Aprilia, che ha competenza dal km 18 (Spinaceto) al km 90 (Sabaudia) della Pontina, ha registrato auto anche a 200 km orari. Questi comportamenti, uniti ad un asfalto colabrodo, sono un mix micidiale.
Con la nuova legge sull’omicidio stradale, in caso di incidente grave causato anche dall’asfalto rovinato, dall’assenza di illuminazione o adeguata segnaletica, anche il gestore della strada, l’Astral appunto, rischia di essere chiamato in causa.
Siccome per ora i soldi per rendere la Pontina adeguata e sicura non ci sono, la soluzione al vaglio dell’Azienda regionale è quasi obbligata: ridurre ulteriormente i limiti di velocità.
La proposta è: 70 km/h da Latina a Pomezia e addirittura 50 km/h fino a Roma.
Altra soluzione al momento non c’è, visto che i ‘politici’ hanno deciso come al solito di buttarsi in enormi e lucrosi appalti, come quello dell’autostrada Roma-Latina, che muoverà tanti soldi e tanti interessi, sperando non faccia la fine della Salerno-Reggio Calabria: intanto siamo su quella via, con la prima pietra dell’autostrada RM-LT ancora non posta in opera e già contenziosi per circa mezzo miliardo di euro. Soldi con cui avremmo potuto riasfaltare perfettamente ben 10 Pontine.
La 148 è pericolosa: il caso torna in Parlamento
La Pontina, una delle arterie più pericolose d’Italia con 2,57 incidenti per chilometro all’anno, è anche una delle strade più “chiacchierate” ed oggetto di interrogazioni parlamentari. L’ultima è datata 18 aprile e porta la firma del deputato Roberto Caon, che chiede al Ministero delle Infrastrutture un intervento per la messa in sicurezza.
La Pontina, seppur oggetto di diversi progetti, uno su tutti la trasformazione in autostrada, negli ultimi decenni è stata più volte oggetto di declassamento. Inizialmente da «superstrada» a semplice «strada statale», a causa dei numerosi innesti ed uscite fuori norma, con conseguente riduzione del limite di velocità da 110 chilometri orari a 90 nel tratto tra Torvaianica e Latina. Tra Torvaianica e Spinaceto il limite è stato ulteriormente abbassato a 70 chilometri orari; recentemente, anche se i limiti di velocità sono rimasti invariati, ha subito un ulteriore declassamento a «strada regionale». “Le condizioni di grave dissesto e la totale mancanza di manutenzione gravano pesantemente sull’incidentalità di questa arteria soprattutto quando le condizioni meteorologiche sono avverse – si legge nell’interrogazione –: in caso di pioggia per gli automobilisti diventa praticamente impossibile valutare il reale stato dell’asfalto. Purtroppo, la Pontina è caratterizzata dalla costante presenza di buche profonde, avvallamenti, carenza di segnaletica verticale ed orizzontale e l’asfalto rattoppato, che si sfalda sotto il peso dei mezzi pesanti e provoca spesso «piogge» di detriti che, oltre a danneggiare le auto, mettono in serio pericolo la vita dei tanti motociclisti e automobilisti che la percorrono; tutte queste problematiche sono ampiamente conosciute e denunciate sia dagli utenti che dagli amministratori locali, ma il livello di pericolosità e di incidentalità sembra peggiorare di giorno in giorno”. Il parlamentare chiede “quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, il Ministro intenda adottare, anche nell’ambito del progetto deliberato dal Cipe, per garantire la sicurezza e l’incolumità degli utenti della via Pontina, al fine di evitare ennesimi drammi e di mitigare gli inevitabili disagi provocati dall’imminente stagione estiva”.