Questa mattina davanti al Comune di Pomezia si sono riuniti alcuni disabili e le loro famiglie, circa 15 persone in tutto, per protestare contro il nuovo regolamento comunale per l’assistenza domiciliare che, a loro, dire, è troppo penalizzante e non tiene in giusta considerazione le difficoltà dei nuclei familiari che accudiscono una persona con disabilità. Motivo di proteste è anche la retroattività per il pagamento delle tariffe per il 2015, richiesto in queste settimane senza preavviso (leggi qui la notizia).
I manifestanti avrebbero voluto essere ricevuti dall’Amministrazione per esporre le loro problematiche, ma in questa mattinata nessun rappresentante della Giunta si è fermato a parlare con loro. Nel frattempo, in risposta a un’altra testata locale, il Sindaco fa sapere che “quando sono arrivato in ufficio alle ore 8.45 non ho trovato nessuno a manifestare dissenso in piazza. Sono comunque disponibile ad incontrare i cittadini menzionati nell’articolo e li invito a contattare la Segreteria del Sindaco per essere ricevuti. Pertanto nessuno dell’Amministrazione ha ignorato o intende ignorare il serio argomento della disabilità su cui abbiamo già investito tante risorse per assicurare supporto ai nostri concittadini più vulnerabili”.
Tra le contestazioni, la distribuzione a loro parere ingiusta delle ore di assistenza: troppe ore a qualcuno a fronte di pochissime per altri, senza tenere in considerazione le singole situazioni. Inoltre, sostengono che l’assistenza domiciliare dovrebbe essere un servizio che il Comune eroga per il welfare sociale e che, quindi, i 18,25 € richiesti per ogni ora di assistenza (che comunque si dovrebbero pagare in base alla fascia ISEE di appartenenza) sono assolutamente troppi.