“Un bacetto me lo dai? Con la lingua?”. “Si”. “Ciao patacca d’oro”. Lui è Vincenzo Palumbo, 73 anni, di Anzio, detto “Cavallo”, e lei è una ragazzina di quasi 14 anni. Questa del 7 agosto scorso e altre telefonate del genere intercettate sono costate all’anziano, già indagato per estorsione, spaccio di droga e armi, anche un’accusa di tentata violenza sessuale nei confronti di una minorenne. Per il sostituto procuratore Giuseppe Travaglini, il 73enne avrebbe infatti barattato dosi di cocaina fornite a una tossicodipendente neroniana di 40 anni con prestazioni sessuali, cercando di fare sesso anche con la figlia di quest’ultima, una minorenne. Ma questo è solo un aspetto dello spaccato criminale e sociale ricostruito dal commissariato di Anzio nell’inchiesta “Mala Suerte”, che ha portato a indagare 18 persone, arrestarne 14 e compiere perquisizioni nei confronti di altre 13. Un’indagine sviluppata nell’arco di sei mesi e di cui ora emergono i particolari.
Piero De Cesaris, detto Zì Pietro, 62 anni, di Anzio, messo dal gip del Tribunale di Velletri, Zsuzsa Mendola, ai domiciliari, è accusato di un tentativo di estorsione a un neroniano, che oltre a vedersi chiedere 300 euro, sarebbe stato minacciato con una pistola Glock, calibro 9*21, con matricola abrasa. Pierluigi Guerra, anche lui ai domiciliari, e Andrea Guerra, per cui è stato disposto invece in carcere, 26 e 22 anni, di Anzio, sono accusati di spaccio di cocaina. Stessa accusa per Giorgio De Cupis, 50 anni, e Alessandro Di Napoli, 36 anni, di Anzio, con droga ceduta in un caso anche in cambio di uno stereo. Luigi Lalima, detto Bacongo, 43 anni, di Anzio, già condannato a due anni e mezzo di reclusione per aver sparato contro la casa di un amico il 22 gennaio 2013, è accusato invece di essere evaso dai domiciliari per andare a minacciare, con tanto di arma in pugno, una persona in una pizzeria di via Roma. Poi Palumbo, già arrestato per la rapina di febbraio al bar Montarelli di Aprilia, quando vennero esplosi anche colpi di pistola contro il barista, oltre alla violenza, insieme a Lorenzo Giustino, 32 anni, di Anzio, e Simone Di Muro, 31 anni, di Anzio, è accusato di un’estorsione a un uomo che aveva maturato un debito di droga da 600 euro, al quale sarebbe stato sottratto lo scooter. “Lo rivedrai quando paghi”, gli avrebbero detto. Sempre Palumbo, insieme a Quirino Cagnardi, 30 anni, di Anzio, è poi accusato di spaccio di coca, e insieme a Roberto Madonna, detto “Pecorino”, 45 anni, di Anzio, e Costantino Scarsella, 49 anni, detto “Nino”, di Anzio, è accusato di detenzione illecita di armi, un fucile a canne mozze. Di spaccio sono accusati Alessandro Fraietta, 36 anni, di Anzio, e Alessandro Contì, di Cisterna, già sottoposto al sequestro dei beni, in quanto ritenuti frutto di attività criminali. Palumbo, infine, insieme a Walter Borgi, 51 anni, di Nettuno, alla moglie di quest’ultimo, la venezuelana Yanmarilli del Carmen Picaro Gil, e a William Tatta, 41 anni, di Nettuno, già coinvolto nell’inchiesta “White Lobster” sul traffico di droga col Nicaragua, è accusato di aver messo in piedi un traffico di coca dal Venezuela, fatta giungere in Italia tramite ovulatori, ovvero corrieri disposti a ingerire ovuli pieni di “neve”, cercando così di sfuggire ai controlli. Angelo Pellecchia, 53 anni, di Nettuno, insieme a Madonna, è infine accusato di estorsione ai danni della titolare di un parcheggio di Anzio, costretta a pagare 14.500 euro in tre mesi. “Quei soldi servono per gente che sta in galera”, sarebbe stato detto alla vittima. Le perquisizioni a carico di altre tredici persone hanno invece riguardato 10 persone di Anzio, due di Nettuno e una di Aprilia.