Arriva da Rocca di Papa una delle grandi sorprese di questo primo turno delle elezioni Amministrative 2016. La candidata del centrosinistra, Marika “Silvia” Sciamplicotti, già vincitrice delle Primarie Pd del 20 marzo, non sfonda e si ferma su un modesto 35,64% che la vede, nonostante i favori del pronostico, andare al ballottaggio da seconda. A fare il botto è invece Emanuele Crestini che conquista un 42,27% ed anzi si rammarica per non aver chiuso la partita. “Avevamo avuto il sentore di poter vincere al primo turno”, dice proprio Crestini. Alle urne, nonostante i timori della vigilia, si è recato il 65,10% degli aventi diritto e a far pendere il primo verdetto nella direzione di Crestini sono state soprattutto le sezioni dei Campi di Annibale dove l’ex consigliere di minoranza è andato fortissimo. “Chi mi accusa di rappresentare il vecchio – dice la Sciamplicotti – dovrebbe semplicemente analizzare il voto e rendersi conto che il voto della “vecchia politica” è finito proprio a Crestini”. Se ne riparla comunque il 19 giugno e questi ultimi giorni di campagna elettorale saranno incandescenti.
Il veleno sparso in dirittura d’arrivo non ha portato voti a Massimo Grasso che si ferma su un più che modesto 18,96% che dovrebbe portargli comunque almeno un paio di seggi nel nuovo Consiglio comunale, seppur in minoranza. Gennaro Spigola, candidato di sinistra, si ferma al 3,12% e resta fuori dall’Aula. In termini di liste, il Pd è il primo partito col 22,34%, seguito da Insieme per Rocca di Papa col 20,21%. A seguire: Laboratorio Rocca di Papa 12,06%, Apertamente 9,92%, Rocca in Comune 7,51%, Ricostruiamo Rocca di Papa 7,03%, Obiettivo cittadini territorio 5,21%, Territorio e partecipazione 3,30%, Tradizione e sviluppo 3,01%, Rocca di Papa bene comune 2,50%, Sinistra roccheggiana 2,42%, Difesa del cittadino 1,97%.
Due i fattori che determineranno l’esito del voto del 19 giugno: l’affluenza alle urne e la capacità dei due contendenti di attirare i voti non solo di chi ha votato Grasso o Spigola (e si tratta comunque di circa 1750 voti) ma soprattutto di chi è pronto a cambiare idea.
Il veleno sparso in dirittura d’arrivo non ha portato voti a Massimo Grasso che si ferma su un più che modesto 18,96% che dovrebbe portargli comunque almeno un paio di seggi nel nuovo Consiglio comunale, seppur in minoranza. Gennaro Spigola, candidato di sinistra, si ferma al 3,12% e resta fuori dall’Aula. In termini di liste, il Pd è il primo partito col 22,34%, seguito da Insieme per Rocca di Papa col 20,21%. A seguire: Laboratorio Rocca di Papa 12,06%, Apertamente 9,92%, Rocca in Comune 7,51%, Ricostruiamo Rocca di Papa 7,03%, Obiettivo cittadini territorio 5,21%, Territorio e partecipazione 3,30%, Tradizione e sviluppo 3,01%, Rocca di Papa bene comune 2,50%, Sinistra roccheggiana 2,42%, Difesa del cittadino 1,97%.
Due i fattori che determineranno l’esito del voto del 19 giugno: l’affluenza alle urne e la capacità dei due contendenti di attirare i voti non solo di chi ha votato Grasso o Spigola (e si tratta comunque di circa 1750 voti) ma soprattutto di chi è pronto a cambiare idea.
09/06/2016