È notte fonda quando Nicola Calandrini commenta la sconfitta al ballottaggio. Davanti ai microfoni e alle macchine fotografiche è apparso provato e ci ha tenuto a precisare che il centro-destra ha perso perché era rimasto solo contro tutti. «Abbiamo fatto comunque un qualcosa di straordinario – ha spiegato, alludendo al rinnovamento della coalizione senza Forza Italia e alle Primarie che si sono svolte a Latina a novembre -. C’era la possibilità di sconfitta, perché abbiamo fatto tutto da soli contro tutti. È un po’ lo stessa cosa che è accaduta nel resto di Italia dove i movimenti e i cinque stelle hanno sorpassato i partiti e ottenuto le vittorie. Ho già chiamato Damiano Coletta ma non sono riuscito a parlargli. Volevo congratularmi con lui per la vittoria».
Ma: quando hanno influito gli errori dei suoi predecessori sulla sconfitta? «Molto. È stato già un mezzo miracolo arrivare al ballottaggio: abbiamo pagato le colpe delle vecchie amministrazioni. La gente ha premiato quella che sembrava la novità. Ne prendiamo atto e faremo ferma e opposizione in città. Continueremo il nostro impegno politico indirizzato a futuri impegni politici con il nuovo centro-destra nato in questa provincia».
Ma: quando hanno influito gli errori dei suoi predecessori sulla sconfitta? «Molto. È stato già un mezzo miracolo arrivare al ballottaggio: abbiamo pagato le colpe delle vecchie amministrazioni. La gente ha premiato quella che sembrava la novità. Ne prendiamo atto e faremo ferma e opposizione in città. Continueremo il nostro impegno politico indirizzato a futuri impegni politici con il nuovo centro-destra nato in questa provincia».
20/06/2016