A 18 mesi dalla scadenza del contratto nazionale i lavoratori dei consorzi di bonifica aprono lo stato di agitazione e si rischia che incrocino le braccia. A spiegare le motivazioni sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil di categoria: “le organizzazioni sindacali – scrivono – hanno dovuto prendere atto dell’impossibilità di proseguire il confronto al tavolo delle trattative. A fronte dell’ampia disponibilità dei sindacati a portare avanti la discussione per chiudere l’accordo in tempi rapidi, la controparte non ha saputo dare adeguate risposte all’insieme delle richieste presentate in piattaforma”.
“Le proposte dello Snebi su salario, demansionamento, tutela dei lavoratori a tempo determinato, agibilità sindacale e disciplina dei licenziamenti sono state ritenute dall’intera delegazione insufficienti per il prosieguo della trattativa – spiegano – A fronte della rottura del tavolo, Fai, Flai e Filbi confermano lo stato di agitazione, dichiarando di attivare il blocco degli straordinari e un percorso che porterà i lavoratori allo sciopero”.
21/06/2016