È primo cittadino da una decina di giorni, catapultato al numero uno di Piazza del Popolo da un consenso che una volta si sarebbe definito bulgaro. Indiscutibilmente in luna di miele con la città: feste, bagni di folla, strette di mano a non finire. Anche nei borghi, quelli che una volta erano le roccaforti inespugnabili del centro destra, l’hanno inaspettatamente premiato. L’ufficio del Sindaco, quello che il suo antagonista gli rinfacciava non sapere dove fosse, a sottolineare la sua scarsa dimestichezza con le stanze dei bottoni, l’ha invece trovato subito «No, non è stato difficile – ha confidato sorridendo – è bastato chiedere».
Ma com’è visto da dentro, Sindaco?
«Il Comune? Posso risponderle come me lo aspettavo. Questa prima settimana è stata molto intensa – sottolinea Coletta -, vissuta con passione ed entusiasmo. È molto presto, ma posso dire che i problemi che avevamo individuato e studiato sono quelli che stanno venendo fuori: c’eravamo preparati abbastanza bene. E le maniche sono già rimboccate».
I dipendenti come l’hanno accolta?
«Ho cercato di far leva sulle loro motivazioni – replica convinto il cardiologo -; anche in questo caso siamo ai primi contatti, ma ho trovato molta voglia, molta energia. Sono tutti coscienti che Latina ha un’occasione probabilmente irripetibile di cambiamento, e che l’attenzione, oserei dire nazionale, è puntata anche sulla nostra città. Sto cercando di far recuperare loro lo spirito di squadra: se Latina riuscirà a mettersi sulla strada giusta le soddisfazioni saranno per tutti, a cominciare proprio da chi contribuisce al buon andamento della macchina amministrativa. Ce la faranno, ce la faremo».
Ha incontrato per primi gli addetti al verde pubblico, uno dei nervi scoperti della città…
«I quali mi hanno dato la massima disponibilità per il ripristino e la sostenibilità del verde urbano, condividendo l’intenzione di sanare le situazioni di abbandono e di degrado. Non ho dubbi che remeremo tutti dalla parte giusta. E li ringrazio».
La Giunta?
«Qualche giorno e l’avremo. Non abbiamo fretta, benché io abbia ben presente la necessità di essere subito operativi. La squadra è pressochè fatta, abbiamo solo problemi di abbondanza. Stiamo cercando di trovare il giusto equilibrio tra competenza, libertà della persona e capacità di mediazione, per evitare tecnicismi esasperati che, non supportati da una giusta dose di buon senso e sensibilità, resterebbero fini a se stessi. Stiamo cercando di collocare “persone” giuste, oltre che esperti di settore, al posto giusto – tiene a precisare il neo Sindaco -. Ancora un po’ di pazienza. Ma ci siamo».
Uno dei primissimi atti riguarda l’impiantistica sportiva, il recupero del “pallone” di via dei Mille.
«Struttura gestita da vent’anni senza regolare contratto, – si acciglia l’ex capitano del Latina calcio -, senza versare canoni di affitto e senza che il gestore si sia intestate le utenze, che presumibilmente sono rimaste tutto questo tempo a carico dell’Ente. Dobbiamo tornare al rispetto delle regole, resettare le situazioni di privilegio. Privilegeremo le realtà che danno lustro alla Latina sportiva, ovviamente, ma tutto deve essere ricondotto alla correttezza normativa e alla trasparenza».
Gli altri punti dolenti, quelli ben noti: urbanistica, rifiuti, cimitero. Ha già un calendario di interventi?
«Per quanto riguarda i rifiuti, c’è la proroga a Latina Ambiente sino al 31 dicembre, dopodiché andremo in gara, come da bando. Salvaguardando i posti di lavoro degli operatori dell’attuale gestore, l’ho promesso e lo farò. Per il resto, non appena si insedierà la Giunta – conclude Coletta -, fisseremo un calendario serratissimo per cominciare a riportare Latina nel percorso di legalità che abbiamo tratteggiato nel programma elettorale».