Centri prelievo, una questione che scotta. Il 24 giugno la Regione Lazio ha inviato una nota alla AslRm6, in cui si afferma che “l’attività di raccolta sangue potrà essere effettuata soltanto al completamento con esito positivo del percorso di autorizzazione e accreditamento”. Al fine di non interrompere il servizio, per l’impossibilità momentanea delle strutture dell’azienda Sanitaria, il dg Fabrizio D’Alba ha attivato un gruppo di lavoro col coordinamento del presidente provinciale Avis di Roma e del direttore Simt di Velletri. Tale decisione non è però piaciuta all’Avis di Marino: “Non siamo stati informati e non siamo disponibili, da volontari, a effettuare il lavoro dei centri di raccolta finanziati. Diffidiamo chiunque dal prendere decisioni per questa struttura”.
Direttore D’Alba, cosa sta succedendo nei centri prelievo dell’AslRm6? “Giorni fa è giunta una nota in cui si diceva che, nelle more del completamento delle attività di accreditamento dei centri prelievo, si indicava la necessità di sospendere temporaneamente le raccolta sangue. Quindi ci siamo immediatamente attivati contattando l’Avis provinciale di Roma, che rappresenta il nostro interlocutore e con il quale abbiamo firmato la convenzione generale che regola i reciproci rapporti. Avis provinciale che poi si relaziona con i gruppi comunali sul territorio”.
Di fatto, avete chiesto all’Avis provinciale di potenziare la raccolta sangue in attesa che arrivi l’accreditamento per le strutture Asl? “Con l’Avis provinciale abbia sottoscritto un accordo per la raccolta in via straordinaria presso i loro centri, funzionale ad accogliere quell’utenza, impossibilitata a recarsi nei nostri centri prelievo. Le sedi Avis, dunque, hanno incrementato le loro attività di raccolta in attesa di superare questa fase fino all’accreditamento definitivo dei nostri centri. La risposta da parte delle associazioni comunali è estremamente positiva”.
Ad eccezione di quella di Marino. Come risponde, direttore? “Posso dirle che noi, come ormai consuetudine, abbiamo sempre rapporti formali con l’Avis provinciale. E in continuità con questa modalità di relazioni, anche in merito alla questioni dei centri prelievi abbiamo adottato la stessa strada. Anche perché sarebbe difficile pensare che, su questo problema di carattere generale, l’Asl possa contattare ogni Avis comunale. Ruolo, quest’ultimo, deputato al provinciale in quanto soggetto coordinatore, che deve garantire la gestione delle attività ordinatarie o straordinarie”
D’Alba parliamo di accreditamento e riapertura dei centri prelievi della AslRm6. “Stiamo interloquendo con i responsabili del centro regionale sangue che hanno già fatto il primo sopraluogo e hanno chiesto la documentazione al fine di chiudere, insieme ai tecnici del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Frosinone, quanto prima la fase ispettiva, relativa ai centri prelievo. In linea generale, su alcuni siamo assolutamente apposto come Marino e Albano, mentre su altri dovremmo intraprendere azioni finalizzate al miglioramento delle strutture, come nel caso di Rocca Priora e Frascati. Auspichiamo tempi celeri per la formalizzazione degli atti da parte del centro regionale sangue e quindi per l’accreditamento da parte della Regione Lazio. In modo tale da superare questa situazione eccezionale. Sono fiducioso e posso rassicurare che in questo periodo non c’è un calo di sacche prelevate: a testimonianza che l’Avis è ben strutturata e sta ben operando sui territori”.
Direttore D’Alba, cosa sta succedendo nei centri prelievo dell’AslRm6? “Giorni fa è giunta una nota in cui si diceva che, nelle more del completamento delle attività di accreditamento dei centri prelievo, si indicava la necessità di sospendere temporaneamente le raccolta sangue. Quindi ci siamo immediatamente attivati contattando l’Avis provinciale di Roma, che rappresenta il nostro interlocutore e con il quale abbiamo firmato la convenzione generale che regola i reciproci rapporti. Avis provinciale che poi si relaziona con i gruppi comunali sul territorio”.
Di fatto, avete chiesto all’Avis provinciale di potenziare la raccolta sangue in attesa che arrivi l’accreditamento per le strutture Asl? “Con l’Avis provinciale abbia sottoscritto un accordo per la raccolta in via straordinaria presso i loro centri, funzionale ad accogliere quell’utenza, impossibilitata a recarsi nei nostri centri prelievo. Le sedi Avis, dunque, hanno incrementato le loro attività di raccolta in attesa di superare questa fase fino all’accreditamento definitivo dei nostri centri. La risposta da parte delle associazioni comunali è estremamente positiva”.
Ad eccezione di quella di Marino. Come risponde, direttore? “Posso dirle che noi, come ormai consuetudine, abbiamo sempre rapporti formali con l’Avis provinciale. E in continuità con questa modalità di relazioni, anche in merito alla questioni dei centri prelievi abbiamo adottato la stessa strada. Anche perché sarebbe difficile pensare che, su questo problema di carattere generale, l’Asl possa contattare ogni Avis comunale. Ruolo, quest’ultimo, deputato al provinciale in quanto soggetto coordinatore, che deve garantire la gestione delle attività ordinatarie o straordinarie”
D’Alba parliamo di accreditamento e riapertura dei centri prelievi della AslRm6. “Stiamo interloquendo con i responsabili del centro regionale sangue che hanno già fatto il primo sopraluogo e hanno chiesto la documentazione al fine di chiudere, insieme ai tecnici del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Frosinone, quanto prima la fase ispettiva, relativa ai centri prelievo. In linea generale, su alcuni siamo assolutamente apposto come Marino e Albano, mentre su altri dovremmo intraprendere azioni finalizzate al miglioramento delle strutture, come nel caso di Rocca Priora e Frascati. Auspichiamo tempi celeri per la formalizzazione degli atti da parte del centro regionale sangue e quindi per l’accreditamento da parte della Regione Lazio. In modo tale da superare questa situazione eccezionale. Sono fiducioso e posso rassicurare che in questo periodo non c’è un calo di sacche prelevate: a testimonianza che l’Avis è ben strutturata e sta ben operando sui territori”.
06/07/2016