L’ambulante, un 42enne della provincia di Napoli, è stato notato dagli uomini della Guardia Costiera che, in borghese, stavano monitorando la sua zona di passaggio abituale. Non appena lo hanno visto arrivare si sono precipitati a bloccarlo impedendo che si allontanasse, mentre in supporto arrivavano altri colleghi in divisa. Prima si è giustificato sostenendo di essere autorizzato alla vendita ma poi, capendo di essere stato braccato, ha ammesso le sue responsabilità. Già qualche anno fa, a Torvaianica, era stato multato dalla Capitaneria di Porto per commercio abusivo in spiaggia, ma la sanzione evidentemente non lo aveva scoraggiato.
Nel suo carretto, protetto dal sole soltanto grazie a un malandato ombrellone e senza nemmeno una cella frigorifera, c’era un grande quantitativo di pesce, molluschi e crostacei privi della tracciabilità. Alici, cozze, occhioni e varie altre qualità di prodotto ittico, che pare provenissero dal napoletano, sono state confiscate dalla Capitaneria di Porto e portate immediatamente in discarica, data l’impossibilità di devolverlo in beneficenza o di farne altro uso. Il 42enne è stato fermato mentre era solo, ma non è escluso che portasse avanti l’attività con altre persone. A quanto pare, infatti, la merce veniva caricata in Campania ogni mattina e da lì tutti i giorni trasportata sul litorale di Ardea e Pomezia.