Ci auguriamo che le forze dell’ordine possano far luce al più presto su quanto accaduto e che le istituzioni, insieme alla società civile, possano costruire dei percorsi di inclusione e giustizia sociale per far fronte ad episodi simili.
Concludendo vorremmo fare nostre le parole che don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ha espresso pochi giorni fa sull’omicidio di Emmanuel Chidi Namdi a Fermo: “Troppi in questi anni hanno speculato sul tema della sicurezza. C’è chi ha costruito consenso dipingendo lo “straniero” come un nemico, un violento, un usurpatore. La politica stessa, salvo coraggiose eccezioni, ha assecondato e alimentato la deriva, o si è nascosta dietro distinguo formali come quelli tra “profugo” e “migrante economico”. Non c’è da stupirsi poi se qualcuno – rispolverando magari odiose teorie razziste – si senta autorizzato a passare ai fatti, convinto che il problema non siano la povertà e la disoccupazione, la corruzione e le mafie, ma le persone che arrivano nel nostro Paese nella speranza di trovare una nuova vita”.